Intervista a Franco Dall'Aglio Fimaa-Torino
- Acquisto casa, Agenti Immobiliari
- 25 gennaio 2016
Quando è possibile detrarre gli interessi passivi del mutuo I contribuenti che intraprendono la ristrutturazione e/o la costruzione della loro casa di abitazione principale, possono detrarre dall’Irpef – nella misura del 19% su un importo massimo pari a 2.582,28 euro complessivi per ciascun anno d’imposta – gli interessi passivi e i relativi oneri accessori pagati
LEGGI TUTTONella seconda parte del 2011 e nella prima parte del 2012 continua la diminuzione dei prezzi delle abitazioni a S. Teodoro. La domanda di seconda casa è sempre abbastanza stabile ma la disponibilità media di spesa è in contrazione e di conseguenza i prezzi sono in calo. Tra gli acquirenti si registra un ritorno da
LEGGI TUTTOChiarimenti sulle nuove detrazioni 2012-2013 per ristrutturazioni e riqualificazione energetica. Il Decreto Sviluppo ha modificato gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie e gli interventi di qualificazione energetica introducendo un’aliquota unica al 50% per le detrazioni nella dichiarazione dei redditi, che saranno concesse solo fino al 30 giugno 2013. È stata infatti introdotta la proroga
LEGGI TUTTOSecondo Nomisma nel primo semestre del 2012 l’offerta di immobili in vendita è tornata a crescere dopo anni di stabilità. Nonostante il ciclo riflessivo, con prezzi e quantità in calo, l’offerta è tornata sul mercato e ha rivisto al ribasso le sue aspettative di realizzo del disinvestimento, come dimostra l’ampliamento dello sconto sul prezzo richiesto
LEGGI TUTTOSul mercato della seconda casa a Castellammare del Golfo si registrano una domanda immobiliare e valori immobiliari in diminuzione. I potenziali acquirenti, tra cui numerosi palermitani, attuano trattative al ribasso. Si registrano anche presenze di acquirenti provenienti dal Nord Italia e anche di alcuni stranieri, inglesi, americani e olandesi e belga. La tipologia maggiormente ricercata
LEGGI TUTTOIl quadro congiunturale, secondo Crif, è ancora fragile continua a riflettersi pesantemente sul credito alle famiglie italiane. Infatti, a fronte del persistere di segnali negativi sul fronte occupazionale, soprattutto giovanile, della fiducia e dei consumi, specie di beni durevoli (come mostra anche il crollo delle immatricolazioni auto a giugno), il credito retail permane fortemente condizionato
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