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Le compravendite immobiliari nel primo semestre del 2012

Le compravendite immobiliari nel primo semestre del 2012

Secondo Nomisma nel primo semestre del 2012 l’offerta di immobili in vendita è tornata a crescere dopo anni di stabilità.

Nonostante il ciclo riflessivo, con prezzi e quantità in calo, l’offerta è tornata sul mercato e ha rivisto al ribasso le sue aspettative di realizzo del disinvestimento, come dimostra l’ampliamento dello sconto sul prezzo richiesto che sale, in media, al 13,3% per le abitazioni e al 14,7% e al 14,1%, rispettivamente per uffici e negozi. Il comportamento dell’offerta lascia intravedere che vi siano aspettative circa il permanere di una congiuntura negativa di durata non trascurabile che potrebbe, anzi, tradursi in una nuova depressione dei valori e delle quantità scambiate. Sul fronte della domanda, gli operatori immobiliari segnalano un ulteriore calo, avvenuto nel primo semestre dell’anno, rispetto a quello precedente e, a differenza di altri giudizi espressi sui trend di mercato, è notevolmente cresciuta la concordanza tra gli stessi.

Le transazioni, condizionate da una domanda rarefatta, si sono ulteriormente ridimensionate, sia nel segmento degli immobili residenziali che di quelli commerciali, tanto per l’acquisto quanto per l’affitto. I tempi medi di vendita e di locazione risentono invece, in misura minore, di questa selettività della domanda, non differenziandosi significativamente all’interno del mercato cittadino. Anche in questo semestre si è registrato un ulteriore ampliamento che ha portato, in media, i tempi di vendita a 7,1 giorni per le abitazioni, a 9,1 per gli uffici e a 8,1 per i negozi.

I prezzi medi degli immobili nel primo semestre del 2012 hanno subito una nuova flessione ma di maggiore intensità rispetto a quanto registrato nel primo semestre del 2011, quantificabile nell’ordine del -2% per abitazioni e uffici e del -1,6% per i negozi; su base annua il calo è stato del -3/-4% per tutte le tipologie immobiliari. Negli ultimi quattro anni di calo dei valori immobiliari abitazioni e uffici hanno subito un deprezzamento del 10,5% e i negozi di poco più del -8%.

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