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Il mercato dei mutui secondo i dati Crif

Il mercato dei mutui secondo i dati Crif

Il quadro congiunturale, secondo Crif, è ancora fragile continua a riflettersi pesantemente sul credito alle famiglie italiane.

Infatti, a fronte del persistere di segnali negativi sul fronte occupazionale, soprattutto giovanile, della fiducia e dei consumi, specie di beni durevoli (come mostra anche il crollo delle immatricolazioni auto a giugno), il credito retail permane fortemente condizionato e procede con il freno a mano tirato. Forte prudenza, quindi, che caratterizza sia l’offerta – sempre influenzata da tensioni sui costi di funding per gli intermediari – sia la domanda. Nello specifico, per quanto riguarda la domanda di mutui ipotecari, giugno ha fatto registrare un -42% rispetto al corrispondente mese del 2011 ma la domanda aggregata registrata da Crif evidenzia una contrazione complessiva nel primo semestre dell’anno in corso pari al -44% rispetto ai primi 6 mesi del 2011.

Estendendo l’orizzonte temporale di analisi, il confronto fra il trend delle richieste di mutui nel primo semestre dell’anno in corso con il corrispondente periodo degli anni precedenti evidenzia un andamento sostanzialmente costante, nel segno di una pesante contrazione. Nell’ultimo anno la dinamica della domanda di mutui residenziali da parte delle famiglie ha evidenziato un progressivo rallentamento, riflettendo il peggioramento sia del clima di fiducia sia delle prospettive sul mercato degli immobili residenziali. A scoraggiare la richiesta di finanziamenti per la casa potrebbero aver concorso anche l’aumento dei tassi di interesse applicati ai nuovi contratti e l’introduzione dell’Imu, oltre all’irrigidimento dei criteri di concessione derivanti dalle difficoltà di provvista da parte degli istituti di credito.

Per quanto riguarda durate e importi, le classi preferite dagli italiani nella domanda di mutui si confermano essere rispettivamente quelle tra 25 e 30 anni (con una quota del 30,5% del totale, sostanzialmente stabile rispetto al pari periodo 2011), e quella compresa tra i 100 e i 150.000 euro (con una quota del 29,3%, in calo di oltre 1,5 punti percentuali). Ad ogni modo, nel I semestre 2012 l’importo medio dei mutui richiesti si è attestato sui 131.765 euro contro i 137.055 euro del corrispondente periodo 2011. In termini di variazioni, le classi maggiormente in crescita sono invece quelle tra i 15 e i 20 anni (22,3% del totale, in aumento di 1,3 punti percentuali), e quelle sotto i 75.000 euro (+2,6 punti percentuali, quota del 24,4%), e tra i 75 e i 100.000 euro (+2,7 punti percentuali e quota del 20,3%).

NEWS
La Sesta Commissione permanente Finanza e Tesoro del Senato, nel corso della sessione presieduta dal Vice Presidente della Commissione, ha accolto le istanze di Anama, Fiaip e Fimaa approvando all’unanimità il parere non vincolante per il Governo proposto dal relatore del provvedimento, Sen. Rosario Giorgio Costa. La Commissione ha chiesto al Governo di valutare la possibilità di consentire agli agenti immobiliari “la segnalazione delle società di mediazione creditizia di cui all’articolo 128-septies del decreto legislativo n° 385 del 1993 in via accessoria e strumentale alla propria attività di intermediazione”.

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