Il trend dei mutui in Lombardia
Il mercato dei prestiti per l’acquisto delle abitazioni destinato a famiglie consumatrici in Lombardia fa segnare nel secondo trimestre 2010 un aumento (+31%) rispetto allo stesso trimestre del 2009. Da ricordare che i volumi erogati sono influenzati dal mercato dei mutui di sostituzione
Il dato è migliorativo rispetto all’andamento dell’area nord-occidentale (+27%). Nel secondo trimestre 2010 sono stati erogati 4.135 milioni di Euro (-990 milioni rispetto allo stesso trimestre del 2009) un ammontare che conferma la regione al 1° posto per volumi erogati. I volumi erogati dalla regione rappresentano il 25,6% del totale nazionale.
Analizzando il primo semestre 2010 emerge un aumento del 14% (rispetto il primo semestre 2009), inferiore alla variazione della macroarea nord-occidentale (+16%).
L’importo medio del mutuo è pari a 134.000 Euro (133.000 euro nel primo semestre 2010) contro un ticket medio nazionale di circa 125.000 euro (124.000 euro nel semestre).
Nella regione si registra una situazione disomogenea, infatti sono di segno negativo le province di Bergamo (-5%), Cremona (-13%), Lodi (-11%), Mantova (-1%) e Sondrio (+7%).
Di segno positivo, invece, le province di Brescia (+2%), Como (+13%), Lecco (+67%), Pavia (+19%) e Varese (+27%).
La Banca d’Italia fornisce per la prima volta le erogazioni della nuova provincia di Monza Brianza, con 202 milioni di euro si colloca al 19° posto per volumi erogati, con una quota di 1,3%.
Milano registra un aumento del 45%, una crescita delle erogazioni di circa 660 milioni di euro. Il dato conferma la provincia al 1° posto per volumi erogati in Italia con 2.127 milioni di Euro.
L’importo è superiore persino alle erogazioni del Lazio, la seconda in Italia con 1.956 milioni di Euro. Le erogazioni della provincia di Milano influenzano notevolmente i volumi della regione e della macroarea, il capoluogo lombardo rappresenta circa il 13% delle erogazioni italiane, segue Roma (11%) distanziata di 406 milioni di euro.
*Nota metodologica: si porta in evidenza che dal quarto trimestre 2008, la Banca d’Italia ha modificato il criterio di aggregazione della base dati. Nell’aggregato ‘Acquisto Immobili – Abitazioni Famiglie consumatrici’ vengono inseriti i finanziamenti ‘oltre l’anno’ e non più i finanziamenti ‘oltre i 18 mesi’. Tale variazione metodologica non è stata presa in considerazione ai fini dell’analisi.
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa-sezione mediazione creditizia
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