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Il trend delle compravendite nel primo trimestre 2012

Il trend delle compravendite nel primo trimestre 2012

Secondo L’Agenzia del Territorio la flessione del mercato delle abitazioni registrata nel I trimestre 2012, pari al -19,6%, mediamente non risparmia nessun ambito territoriale risultando, infatti, concorde il segno tra capoluoghi e comuni minori che esibiscono entrambi forti riduzioni del mercato.

Dopo la crescita del +3,8% registrata nel IV trimestre 2011, i capoluoghi tornano a mostrare un calo con gli scambi che si riducono di un quinto (-20%). Per i comuni non capoluogo, invece, si accentua notevolmente il lieve calo rilevato nel IV trimestre del 2011 (era -0,8%) e il tasso di flessione si porta in questo trimestre a -19,3%. Nelle diverse macro aree la situazione per il settore residenziale nel I trimestre del 2012 si presenta ovunque negativa.


In particolare, i capoluoghi del Centro che avevano spuntato una crescita del +8,9% nell’ultimo trimestre del 2011 mostrano una caduta delle transazioni del -21,5%. Dopo le buone performance rilevate nel III e IV trimestre del 2011, nella macro area del Sud tornano in flessione sia i capoluoghi, -20,7%, sia i comuni minori, -20,3%. Al Nord, invece, si aggrava la discesa delle compravendite nei comuni minori nel IV trimestre del 2011(era -2,4%) e si registra un calo del -18,9%.

Secondo Anama, il mercato immobiliare ‘tira avanti’. Infatti, il primo trimestre di quest’anno ha segnato primati allarmanti: sono 21mila le società protestate per un assegno o una cambiale non pagati e ben 47mila le imprese individuali; la situazione più critica la vive il comparto dell’edilizia, settore in cui l’1,5% delle società operative sono state protestate nel I° trimestre dell’anno. Sono invece 11.500 le aziende del terziario protestate, pari allo 0,8% di tutte quelle operative, con un aumento dell’8,3% sull’anno precedente.

Anche le banche non aiutano, con l’aumento dei tassi d’interesse sui finanziamenti per liquidità che galoppano verso quota 7%, contro il 4% dello scorso anno. Per non parlare dell’effetto Imu che ha influito negativamente nel desiderio di molti acquirenti di acquistare casa; le vendite immobiliari, infatti, hanno subito una frenata forte in periferia, mentre nelle grandi città il volume di compravendite è sceso solo del 3% rispetto al trimestre dello scorso anno.

Sono in crescita le locazioni – e questo dato la dice lunga sull’impossibilità delle famiglie e delle giovani coppie ad approcciarsi all’acquisto della casa. Mancano all’appello i mutui casa, che oggi difficilmente vengono erogati, e il coraggio di indebitarsi per la casa. Ciò nonostante i cantieri edili sono attivi, le imprese di costruzione sono all’opera e aumentano anche gli operatori che entrano nel grande mercato dell’intermediazione immobiliare.

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