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Brutta notizia, torna la tassa sulla prima casa

Brutta notizia, torna la tassa sulla prima casa

La tanto “decantata” abolizione sulla prima casa non riesce proprio a decollare, cambiano i governi, ma le “vecchie” abitudini NO.

Per il cittadino medio diventa sempre più difficile districarsi nel fitto dedalo di sigle/siglette, con le quali le imposte comunali sul mattone e sui rifiuti cambiato pelle annualmente, la prassi “comune” di ogni governo è quella di farle scomparire, per poi risorgere, come la fenice, sotto mentite spoglie. L’unico dato certo (purtroppo) è che, per la fine del 2014, si tornerà a pagare la tassa sulla prima casa. Si chiamerà Tasi (tassa sui servizi indivisibili) e peserà per il 2,5 per mille calcolata sulla rendita catastale dell’immobile.

Inutile nascondersi, si tratta di una vera e propria “fotocopia dell’Imu sulla prima casa”, decisione presa dal governo, Il Governo, elargisce con una mano 80 euro in busta paga (non per gli statali) ma con l’altra toglie molto di più. Questa nuova tassa, è una sorta di macchina del tempo, ci porta infatti, alla situazione del 2012. I soldi raccimolati con questa nuova imposta, si pagheranno le spese per servizi di pubblica illuminazione, asfaltature e segnaletica stradale dei comuni.

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