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Mutui meno cari con il taglio dei tassi BCE

Mutui meno cari con il taglio dei tassi BCE

Gli effetti del nuovo taglio BCE dei tassi d’interesse secondo i calcoli della Cgia di Mestre.

Secondo l’organizzazione, non si avrà nessun effetto per i contratti a tasso fisso già stipulati e inoltre l’impatto del taglio dei tassi dovrebbe far abbassare anche il costo dei finanziamenti per il credito al consumo e dei prestiti sulla cessione del quinto di stipendio. Comunque, l’effetto sarà più limitato sulle rate dei mutui, ma potrebbe favorire un miglior accesso al credito delle Piccole Medie Imprese. Appunto dal calcolo dei risparmi che qualcuno azzarda sul costo del denaro, mutui e prestiti a famiglie e imprese dopo il taglio ai tassi di interesse praticato dalla BCE si ipotizza un effetto positivo soprattutto per l’accesso al credito delle PMI.

Analizzando nello specifico l’impatto che l’abbassamento del costo del denaro (il tasso ufficiale di sconto è allo 0,50%, il livello più basso di sempre) potrà avere sull’economia e in particolare sulle condizioni del credito, per famiglie e imprese, per quanto riguarda il costo del denaro, sempre secondo la Cgia di Mestre, si calcola un risparmio totale di 3,63 miliardi di euro, di cui 1,23 miliardi a vantaggio delle famiglie con la riduzione degli interessi sul mutuo e 2,39 miliardi alle imprese.

Per quanto riguarda i mutui alle famiglie, gli esperti spiegano che sulla maggior parte dei finanziamenti per la casa il taglio del tassi non avrà alcun effetto. In particolare, non cambia nulla per il mutuo a tasso fisso, mentre i contratti a tasso variabile ne risentono solo se sono indicizzati ai tassi BCE. Infatti, in genere i mutui a tasso variabile sono indicizzati all’Euribor, un tasso interbancario, quindi un tasso di mercato, che negli ultimi mesi è già a livelli bassi.

Infatti, soprattutto i mutui a tasso variabile sono interessati dagli effetti del taglio, perché il tasso è rinegoziato periodicamente in base alle fluttuazioni del costo del denaro a differenza dei mutui a tasso fisso. Il taglio sarà, quindi, positivo per i mutui 2012, ma l’impatto sarà meno clamoroso di quanto si potrebbe pensare, almeno stando alle stime de Il Sole 24 Ore.

Il taglio dei tassi dovrebbe far abbassare anche il costo dei finanziamenti. Per chi ha dei risparmi, invece, diminuiranno gli interessi percepiti sui conti correnti e sui conti deposito.

Per quanto riguarda il credito alle imprese, il miglior accesso al finanziamento delle banche dovrebbe riflettersi all’economia facilitando la concessione di prestiti.

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