Il Report Crif 2013 segnala un calo dei prestiti personali e dei mutui: sono gli effetti della crisi sull’accesso al credito e sui consumi.
In flessione, quindi, prestiti e mutui alle famiglie nel 2012. Numerosi gli appelli per agevolare l’accesso al credito delle aziende e dati allarmanti anche per il credito al consumo. Secondo il rapporto Crif, nel 2012 gli importi medi sono calati del 6,7% per i prestiti personali, del 4,1% per quelli finalizzati, del 3,6% per i mutui ipotecari. Le cause vanno individuate ovviamente nella crisi in atto, che comporta da una parte una maggiore cautela da parte delle banche per l’evidente fattore rischio e dall’altra una contrazione della domanda da parte delle famiglie. Una situazione che ha portato a rate più contenute e importi medi ridotti.
Per quanto riguarda i mutui, l’importo medio 2012 è stato pari a 146mila 316 euro. Da tener presente, peraltro, che il mercato immobiliare è fra i settori che risentono maggiormente della crisi. In realtà, neppure la diminuzione dei prezzi (-4,6% nell’ultimo trimestre 2012, dati Eurostat) riesce a incrementare le compravendite, frenate soprattutto dalle condizioni del finanziamento, caratterizzato dai tassi alti, dalla stretta delle banche nell’erogazione di un mutuo, dalla richiesta di maggiori garanzie.
Per quanto riguarda i prestiti personali, i relativi importi segnano la flessione più eclatante, anche per la forte crisi dei consumi che mette in allarme anche le associazioni di categoria. Le famiglie chiedono prestiti per importi meno elevati e comunque il rischio di credito è cresciuto anche in questo settore e quindi le condizioni dei prestiti sono meno favorevoli, per i redditi bassi e la crisi occupazionale. In calo anche i consumi di mobili, arredo ed elettrodomestici.
L’analisi per regione vede i mutui di importo maggiore in Trentino Alto Adige, con 211mila 110 euro, seguito dalla Lombardia, a quota 170mila 308. I mutui di entità minore si trovano invece nel Sud e nelle Isole, in particolare in Sardegna e in Calabria, entrambe intorno ai 110mila euro.
Per quanto riguarda i prestiti finalizzati, al primo posto il Trentino Alto Adige, oltre i 5mila 600 euro, e la Val d’Aosta, a 5mila 100 euro, mentre le somme più basse si riscontrano in Campania, con 3mila 152 euro, seguita da Puglia e Sicilia. Per i prestiti personali, in testa il Lazio, con oltre 13mila 500 euro di media. All’estremo opposto, la Liguria e il Friuli Venezia Giulia, intorno a quota 11mila 800 euro.
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