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Il mercato dei mutui 2012

Il mercato dei mutui 2012

Secondo l’Abi, a fine marzo 2012 la dinamica dei finanziamenti destinati alle imprese non finanziarie è risultata pari a -0,7% (+0,2% il mese precedente; +4,7% un anno prima).

In decelerazione anche la dinamica tendenziale del totale prestiti alle famiglie (+2% a fine marzo 2012, +2,7% il mese precedente e +8,2% a marzo 2011). Comparativamente di poco superiore è stata la crescita dei finanziamenti per l’acquisto di immobili, risultata a fine marzo 2012 pari al +3% (+3,7% il mese precedente e +8,1% a fine marzo 2011). L’analisi della distribuzione del credito bancario per il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l’acquisto di abitazioni – che sintetizza l’andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo – è risultato pari al 4,15% (4,27% il mese precedente). Nell’ultimo mese la quota del flusso di finanziamenti a tasso fisso è risultata pari al 30,2% (32,7% il mese precedente; era 36,6% a febbraio 2012).

Per quanto riguarda i mutui ipotecari, in base a quanto emerso dall’analisi effettuata da Crif, il singolo mese di maggio ha fatto registrare un -38% che, per quanto ancora pesantemente negativo, rappresenta il dato migliore registrato da inizio anno. Nei primi cinque mesi dell’anno in corso emerge una contrazione complessiva pari a -45% rispetto al corrispondente periodo del 2011.

Confrontando il trend delle richieste di mutui nei primi cinque mesi del 2012 con il corrispondente periodo degli anni precedenti la contrazione del numero delle richieste risulta, nella sua pesante dimensione negativa, fondamentalmente costante. L’atteggiamento prudente che sta caratterizzando gli italiani nel richiedere nuovi finanziamenti emerge anche dall’analisi delle richieste di mutui per l’acquisto dell’abitazione, che mette in evidenza uno spostamento verso le classi di durata più lunghe e verso importi medi più contenuti rispetto al recente passato.

Nel dettaglio, per quanto riguarda i mutui nei primi cinque mesi 2012, la classe di durata preferita è risultata essere quella compresa tra i 25 e i 30 anni, con una quota pari al 30% del totale, confermando sostanzialmente la medesima distribuzione rilevata nel corrispondente periodo 2011. Relativamente alle fasce di importo dei mutui richiesti, aumentano quelle fino a 100.000 euro (che complessivamente rappresentano quasi il 45% del totale), a scapito di quelle di entità maggiore. Infine, a fine maggio 2012 l’importo medio dei mutui richiesti è ulteriormente sceso, assestandosi a 131.397 euro.

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