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Politiche abitative in Lombardia: rimettere in gioco il patrimonio inutilizzato di enti

Politiche abitative in Lombardia: rimettere in gioco il patrimonio inutilizzato di enti

Questo è il progetto ‘Maison du monde’, voluto e portato avanti da Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Fondazione Housing sociale e reti del Terzo settore, che prevede il recupero e la ristrutturazione del complesso immobiliare di via Padova 36 a Milano.

Cinquanta alloggi ristrutturati e offerti in affitto a prezzo calmierato per soddisfare la domanda abitativa delle giovani coppie e delle famiglie immigrate in difficoltà che non riescono ad accedere ad alloggi nel libero
mercato, ma anche una risposta alle esigenze di locazione temporanea oltre che un esempio di come un edificio possa rinascere in tempi rapidi. E tra gli altri progetti, anche quello di togliere l’Imu sulle case di edilizia residenziale pubblica.Questo progetto mira ad una casa per tutti, una casa dove giovani, anziani, studenti-lavoratori, italiani e stranieri, potranno vivere insieme in una ‘casa del mondo’, un laboratorio di vita ma anche un centro culturale frutto dello straordinario connubio realizzato fra pubblico e privato
.

L’intervento prevede, infatti, la realizzazione di 50 nuovi alloggi in housing sociale di diverse dimensioni (monolocali, bilocali, trilocali e quadrilocali tutti in classe energetica A o B) oltre che la dotazione di spazi dedicati a servizi integrativi all’abitare, la realizzazione di due spazi commerciali, di un ufficio al piano terra e la riqualificazione di tutto il complesso (facciate, serramenti, solai, tetto, impianti di riscaldamento e ascensori per ciascuna scala). I lavori, che sono iniziati lo scorso 21 dicembre per concludersi a marzo del 2014, sono stati resi possibile grazie ad un finanziamento di 3 milioni di euro ripartito in modo uguale fra Regione Lombardia e Fondazione Cariplo.

Il progetto rientra nelle iniziative promosse e sostenute da Regione Lombardia per l’Incontro mondiale delle Famiglie, insieme allo stanziamento di 2 milioni di euro e alla messa a disposizione del 27° piano del Palazzo Pirelli. Categorie beneficiarie dell’intervento saranno i lavoratori in trasferta o in mobilità, i precari, gli studenti o ricercatori, i giovani interessati a esperienze formative o di lavoro, come anche i parenti o amici di degenti ospedalieri, i pazienti ospedalieri non ricoverati e i turisti nei mesi estivi.

‘Gli Enti sanitari e assistenziali – ha detto l’assessore Boscagli – potrebbero rimettere in gioco, per fini di housing sociale, qualche loro proprietà che al momento si trova in stato di abbandono o è inutilizzata. Sono convinto che, così facendo, potremmo, da un lato, creare unità abitative a prezzi accessibili e, dall’altro, riqualificare il territorio. Un passo importante da compiere sarebbe quello di impegnare i sindaci a non riscuotere l’Imu sulle case di edilizia residenziale pubblica e dare, in questo modo, un aiuto concreto alle persone in difficoltà’.

Questo progetto è anche un’indicazione per il futuro. Periodicamente si apre il dibattito, e spesso la polemica, sul patrimonio immobiliare dei grandi Enti sanitari e assistenziali. Credo che una percentuale di questo patrimonio, ovviamente quella meno indispensabile per rimediare risorse nell’immediato, debba essere rimessa in circolo con modalità analoghe a quelle di ‘Maison du Monde’.

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