Fiaip: ‘Partite Iva, rischio nel settore immobiliare. Necessario escludere la categoria degli agenti immobiliari dalla Riforma Fornero’.
Paolo Righi, Presidente Nazionale Fiaip Partite così dichiara: ‘Sono a rischio più di 10.000 partite Iva ed agenti immobiliari in Italia che operano come ‘collaboratori’ e che potrebbero un domani essere assimilati a lavoratori dipendenti o subordinati, per il solo fatto di ‘collaborare’ come professionisti con più agenzie immobiliari. Fare una riforma ostile a chi fa le assunzioni, come le imprese e le agenzie immobiliari, significa fare una riforma che disincentiva l’occupazione e penalizza le agenzie e gli operatori del mercato immobiliare. La maggioranza degli agenti immobiliari, infatti, lavora a partita Iva e collabora con una o più agenzie immobiliari’.
È netto il giudizio della Fiaip sulla riforma Fornero: la crisi economica e la recessione spinge sempre di più gli agenti immobiliari e le agenzie ad una maggiore collaborazione e ad aggregazioni, pur mantenendo ciascun professionista la propria ragione sociale. L’agente immobiliare, che svolge l’attività professionale in collaborazione con più soggetti ed imprese usa il contratto di collaborazione coordinata e continuata al fine di ridurre i costi sul lavoro e rendere quindi sostenibile l’attività di mediazione d’affari.
Fiaip chiede che venga esclusa la categoria degli agenti immobiliari dall’articolo 9, primo comma, del ddl 3249 (Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita) in discussione in Commissione Lavoro al Senato. Nei giorni scorsi è infatti cominciata la discussione generale sulla riforma del mercato del lavoro e Fiaip ha presentato in Commissione Lavoro alcune Osservazioni in merito al primo comma dell’art.9 del ddl 3249 in cui si richiedono modifiche per venire incontro alle esigenze delle agenzie immobiliari, contrarie alle eccessive rigidità del testo proposto dal ministro Fornero.
‘La riforma del mercato lavoro voluta dal ministro Fornero – sottolinea Paolo Righi, Presidente Nazionale Fiaip – sebbene sia spinta da nobili intenti, riduce la libertà di impresa e la libertà contrattuale spingendo coloro che vogliono intraprendere una libera professione verso il lavoro dipendente’.
Così facendo nessun agente immobiliare potrà più collaborare con altri agenti con partita Iva.
Fiaip sottolinea inoltre come la riforma del lavoro dovrebbe trovare il giusto equilibrio e la necessaria flessibilità e libertà contrattuale, tenendo conto, che il mondo delle professioni, necessita di nuove misure che possano combattere l’abusivismo professionale ed aumentare la competitività delle imprese e non penalizzare la libertà degli imprenditori.
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