La prima abitazione usufruisce dell’agevolazione solo per il mutuo, le imposte ne sono escluse.

Secondo la Corte di Cassazione i mutui provinciali devono pagare le imposte di registro, ipotecaria e catastale. I contratti di mutuo senza interesse, garantiti da ipoteca, stipulati con la Provincia autonoma di Bolzano per l’acquisto di una abitazione sono soggetti a imposte di registro, ipotecaria e catastale in misura piena. Così ha stabilito la Corte di Cassazione con una sentenza del 7 giugno scorso.

Questa sentenza ha confermato l’orientamento dell’Agenzia delle Entrate di Bolzano. Il recupero delle imposte per centinaia di atti aveva suscitato scalpore e provocato il ricorso ai giudici tributari da parte dei beneficiari dei mutui e della Provincia. Con questa sentenza il massimo organo di legittimità ha chiarito che le concessioni di mutui agevolati per l’acquisto di un’abitazione non rientrano nel concetto di programmi pubblici di edilizia residenziale previsti dalla Legge 865 del 1971.

L’Ufficio Fiscalità delle Entrate ha sempre avuto ragione a sostenere che ai contratti di mutuo senza interesse relativi all’attuazione dei programmi di edilizia abitativa agevolata della Provincia non sono applicabili le agevolazioni dell’imposta di registro fissa e dell’esenzione da imposte ipotecarie e catastali. Era quindi legittimo il recupero delle imposte.