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Piano Casa Veneto, ok allo sblocco di pratiche congelate

Piano Casa Veneto, ok allo sblocco di pratiche congelate

La Regione intende risolvere il problema delle pratiche rimaste congelate nel passaggio tra il vecchio e il nuovo Piano Casa

La Giunta regionale del Veneto è favorevole a sbloccare le pratiche del vecchio Piano Casa (legge regionale n. 14/2009) rimaste in sospeso con l’entrata in vigore il 9 luglio scorso del Piano Casa Bis (legge regionale n. 13/2011). L’ok è arrivato dal vicepresidente della Giunta regionale con delega all’Urbanistica, Marino Zorzato, durante un convegno organizzato a Padova dall’Ance Veneto.

Il nuovo Piano Casa Veneto ha esteso la possibilità di intervento sulla prima casa anche nei centri storici, dando però la possibilità ai Comuni di ‘dire la loro’, deliberando, entro il 30 novembre 2011, se e con quali modalità consentire gli interventi nei centri storici, ma anche al di fuori con riferimento ad alcune fattispecie come le seconde case, gli edifici produttivi, ricettivi, direzionali e commerciali.

Fuori dai centri storici, le nuove norme sono entrate in vigore da subito per le prime case, ma non per le seconde abitazioni per le quali i Comuni possono decidere entro il 30 novembre se applicare quanto disposto dal Piano Casa.

Questa distinzione tra prima e seconda abitazione di fatto penalizza le pratiche riguardanti edifici diversi dalla prima casa, presentate in forza della vecchia legge poco tempo prima dell’entrata in vigore del Piano Casa bis. Si tratta di alcune centinaia di domande che restano congelate fino al 30 novembre 2011 e che potrebbero essere respinte nel caso in cui i Comuni ponessero delle restrizioni agli interventi sulle seconde case fuori dai centri storici.

Il presidente di Ance Veneto, Luigi Schiavo, ha chiesto alla Giunta regionale di ‘sbloccare tali pratiche con una circolare esplicativa, che avrebbe subito efficacia e che toglierebbe da pesanti conseguenze economiche quei cittadini che avevano presentato domanda con la vecchia legge, contraendo oneri finanziari e contrattuali, e lasciati fino a questo momento con il dubbio di poter andare avanti o meno’.

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