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La riqualificazione ecologica delle città per rilancio comparto immobiliare

La riqualificazione ecologica delle città per rilancio comparto immobiliare

Dell’impatto della crisi dell’immobiliare ha parlato il presidente di Aspesi, Filippo Oriana, nel corso del convegno di apertura degli Stati Generali del real estate a EIRE 2011.

Gli effetti delle crisi del comparto immobiliare sull’economia italiana sono enormi, ha detto Oriana, se si pensa che il settore allargato ‘impatta complessivamente sul reddito nazionale per quasi il 20%, per circa il 15% sulla produzione, per il 50% sugli investimenti complessivi, per oltre il 10% sull’occupazione (il 13% con l’indotto). Gli occupati complessivi, con l’indotto, sono quasi tre milioni, distribuiti in 1,2 milioni di imprese (900 mila e 300 mila immobiliari)’.

Per rilanciare il comparto in crisi, i costruttori (Ance) e gli immobiliaristi (rappresentati da Federimmobiliare e Assoimmobiliare) hanno deciso di allearsi puntando sulla riqualificazione eco-sostenibile delle città, per migliorare l’esistente evitando il consumo di nuovo territorio. ‘C’è una grande opportunità da cogliere – ha sottolineato il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, nel suo intervento agli Stati generali del Real Estate – e si chiama ‘Progetto città’.

Una grande politica di sviluppo urbano da fare partire a livello nazionale, basata sulla manutenzione dei fabbricati, il risparmio energetico, la riqualificazione del territorio, le densificazioni, le ricostruzioni di edifici obsoleti senza consumare nuovo territorio, la qualità dell’abitare. Le città sono a livello mondiale i motori dello sviluppo futuro, i luoghi dove verrà prodotto l’80% della ricchezza’.

Secondo Buzzetti, è urgente soprattutto ‘un grande intervento sulle città, inserito in una cornice nazionale, con una strategia a 10 anni’. Una sfida che i costruttori sono pronti a cogliere.

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