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Il mercato immobiliare non residenziale, i negozi

Il mercato immobiliare non residenziale, i negozi

Nei primi sei mesi del 2010 le quotazioni dei locali commerciali hanno segnalato una contrazione dello 0,4% per le tipologie posizionate sulle vie di passaggio e dell’1,2% per quelle posizionate in vie non di passaggio.

Anche le locazioni segnalano ancora ribassi rispettivamente con -0,2% e -1,9%. Sul mercato della Lombardia si registra una diminuzione dei prezzi dello 0,6% per le tipologie posizionate in via di passaggio e dell’1,2% per quelle posizionate in via non di passaggio. Sulle locazioni la diminuzione è stata dello 0,1% e del 2,4%.

Nel Lazio la diminuzione dei prezzi è stata dello 0,3% per le tipologie in via di passaggio e in via non di passaggio, mentre per le locazioni la variazione è stata rispettivamente di +0,1% e di -3,6%. In Veneto si registra una diminuzione dei lavori su entrambe le tipologie sia in compravendita che in affitto.

Sul mercato immobiliare dei negozi si registra negli ultimi tempi l’aumento della domanda di immigrati per poter svolgere attività legate prevalentemente alla ristorazione, alla vendita di alimentari e al campo dell’estetica.

Positivo l’andamento dei centri scommessa, delle agenzie per l’erogazione dei servizi e posizionate su strada. I negozi sono ricercati anche per la creazione di studi medici.
Le tipologie maggiormente richieste hanno due-tre vetrine, una metratura media compresa tra 30 e 100 mq. Su questo segmento si registra la presenza di acquisti ad uso investimento.

Gli immobili commerciali, infatti, garantiscono dei rendimenti annui lordi che oscillano tra il 7% e l’8%, decisamente più elevati rispetto a quelli che si registrano sul mercato immobiliare residenziale. A volte si possono toccare anche punte superiori al 10%. Nelle zone centrali i rendimenti possono essere più bassi rispetto alle zone periferiche, anche se esse hanno il vantaggio di garantire una continuità del rapporto di locazione e tassi di vacancy bassi. L’investitore è abbastanza indifferente al fatto che l’immobile sia già locato o meno; oltre al rendimento egli guarda soprattutto il posizionamento dell’immobile.

La locazione invece è la scelta dell’imprenditore che, soprattutto agli inizi dello svolgimento dell’attività, preferisce non immobilizzare il capitale che verrebbe così sottratto all’attività imprenditoriale. Quando quest’ultima sarà ormai consolidata, si può valutare la scelta dell’acquisto.

In aumento le attività svolte da imprenditori cinesi, in particolare a Milano e a Roma. In generale in Italia si contano circa 100 mila imprese gestite da imprenditori stranieri che si occupano di commercio, con un aumento nel settore della ristorazione e dell’estetica.
I negozi che sono posizionati sulle strade non di passaggio, ormai da tempo, sono utilizzati come uffici o comunque per attività di erogazione di servizi per i quali il transito e, di conseguenza, la visibilità è meno importante.

Fonte: Tecnocasa

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