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Un anno tranquillo il 2010 per il mercato immobiliare

Un anno tranquillo il 2010 per il mercato immobiliare

Un anno tranquillo il 2010 per il mercato immobiliare

Uno studio del Monte dei Paschi di Siena ne prevede una buona tenuta

L’ istituto bancario, mediante un’ analisi del settore immobiliare residenziale italiano, ne mette in evidenza lo stato si salute paragonando il trend del 2009 ai primi risultati del 2010 e prevede buone possibilità che l’ anno in corso si chiuda con una timida ripresa nel segmento delle compravendite.

Secondo la ricerca del Monte dei Paschi, il 2010 vedrà una moderata ripresa delle compravendite nel settore immobiliare residenziale: a fine anno, le transazioni portate a termine dovrebbe essere il 2% in più rispetto all’ anno precedente (nel 2009, invece, questo indice aveva subito un tracollo pari al -11,3%).

Per quel che riguarda i prezzi, invece, sembra non si prospetti la brusca correzione al ribasso verificatasi in altri Paesi: l’ istituto senese sottolinea come la probabile stabilità delle quotazioni degli immobili sia dovuta al fatto che non ci sono stati i macroscopici fenomeni speculativi degli anni precedenti (maggiormente diffusi, per esempio, nei Paesi anglosassoni). Nel dettaglio, a questo riguardo, le stime prospettano una sostanziale stabilità dei prezzi, oppure un calo del 2% (quindi più contenuto dell’ arretramento medio pari a circa il 4% registrato nel 2009).

Il fatto che gli investimenti in nuove abitazioni non superino la domanda reale di alloggi dimostra, secondo gli analisti MPS, che l’ Italia non si trova in, o non vada verso, una bolla immobiliare. Nel 2010, infatti, gli investimenti in nuove abitazioni sono attesi in riduzione di circa il 12% (contro il -19% del 2009). A onor di precisione, si sottolinea nel rapporto, bisogna tenere a mente che il dato non prende in considerazione il contributo positivo del recente piano casa, atteso intorno al 6 – 7%.

Nel comunque asfittico panorama del mercato immobiliare, tengono bene le abitazioni di lusso, i rustici e le case di campagna. Il mercato delle prime, infatti, ha aumentato di quasi tre volte la propria quota nel periodo 2007 – 2008; mentre nel comparto rurale, tra il 1999 e il 2009, i prezzi di vendita sono cresciuti a un tasso medio annuo pari al 14,2%.

Fonte: La Stampa

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