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Gettare acqua sul fuoco sulla Tasi

Gettare acqua sul fuoco sulla Tasi

La parola d’ordine del Governo Renzi è:

“gettare acqua sul fuoco sulla Tasi”

Il primo a provarci, è stato il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Graziano Delrìo, seguito a ruota dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, da queste due figure importanti della politica, soltanto parole di rassicurazione sull’impatto “minimo” (secondo loro) della nuova tassa sulla casa Tasi. Il rischio, è di un possibile aumento fino al 60 per cento rispetto allo scorso anno.

Decideranno i comuni quali aliquote applicare, secondo le ultime simulazioni di Bankitalia, valutando un caso «standard», se i Comuni applicheranno l’aliquota massima del 2,5 per mille, allora il costo sarà più o meno lo stesso del 2012. Gran parte dei sindaci non ha ancora stabilito le aliquote, tanto che la prossima si sposteranno ad ottobre tutte le decisioni.

In cantiere anche un eventuale e graduale innalzamento dell’età pensionabile, il governo per il momento non modificherà le stime sulla crescita nel 2014. «Per adesso non cambiamo le previsioni», ha affermato. L’esecutivo prevede per quest’anno una crescita del Pil dello 0,8%. Il ministro si è soffermato anche sul bonus di 80 euro, assicurando che sarà «strutturale» e che il governo è già al lavoro per reperire le risorse con la legge di Stabilità.

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