728 x 90



Regolarizzazione al Catasto di immobili fantasma

Regolarizzazione al Catasto di immobili fantasma

Nuovo software per l’accatastamento, sanzioni per ritardata denuncia, rendita presunta, gettito fiscale stimato.

L’operazione case fantasma ha fatto emergere finora 1,2 milioni di immobili sconosciuti al Catasto per una rendita di 825 milioni di euro, per 2/3 dichiarate dai proprietari entro lo scorso novembre (scadenza indicata in fase di accertamento sui fabbricati); agli altri il Fisco ha attribuito la rendita catastale persunta. La rendita attribuita d’ufficio produce effetti fiscali dal primo gennaio dell’anno successivo alla mancata denuncia catastale. Se non è possibile risalire all’anno di costruzione dell’immobile, si parte da quello di richiesta di regolarizzazione. Il recupero fiscale non può mai riguardare periodi superiori a quelli di decadenza dell’accertamento (5 anni fiscali). Nel 2013, quindi, il Fisco può recuperare tasse su immobili fantasma a partire dal 2008: ICI/IMU, TARSU/TARES.

Agli immobili non denunciati al Catasto e rilevati incrociando le mappe catastali con le immagini aeree Agea (Agenzia per erogazioni in agricoltura) l’Agenzia del Territorio ha attribuito una rendita presunta – in base all’articolo 2, comma 36 del dl 262/06 – inviandone segnalazione ai proprietari, con invito a procedere all’accatastamento tramite software DOCFA (Documenti catasto fabbricati).

Per l’accatastamento delle nuove costruzioni o per variazioni, i proprietari devono utilizzare il software messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, la cui nuova versione è stata aggiornata con i nuovi stradari dei Comuni. Fino a fine ottobre, è possibile utilizzare anche la precedente release, ma da novembre 2013 sarà obbligatoria quella aggiornata.

PRECISAZIONI
I proprietari di immobili fantasma che non hanno proceduto nei termini indicati dalla legge a denunciare gli immobili al catasto, pagheranno le relative sanzioni. L’ultimo termine (in base al Dl 16/2012) è scaduto il 2 aprile 2013 (120 giorni dopo il 30 novembre) ma con il ravvedimento operoso (un anno dal termine ) le sanzioni sono ridotte a 1/8 (129 euro), quadruplicate dal Dlgs 23/2011 (articolo 2, comma 12): minimo 1.032, massimo 8.264.

NOTE
*769mila unità sono state denunciate e accatastate, con rendita catastale definitiva di 537 milioni di euro.
*492mila unità non sono state ancora accatastate, e il Fisco ha attribuito loro una rendita presunta di 288 milioni di euro.

Maggiore gettito dopo la regolarizzazione stimato dal Dipartimento delle Finanze
*IMU: 444 milioni di euro.
*IRPEF e cedolare secca: 137 milioni di euro.
*Imposta di registro sugli affitti: 7,5 milioni di euro.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI
scarica DOCFA 4.00.2

Administrator
ADMINISTRATOR
PROFILO

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata. I campi con * sono richiesti

Cancel reply