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Il mercato dei mutui secondo Crif: timido segnale di ripresa?

Il mercato dei mutui secondo Crif: timido segnale di ripresa?

Secondo Crif, la domanda di mutui da parte delle famiglie italiane anche nel mese di agosto si conferma in crescita, facendo segnare un incoraggiante +4,1% rispetto al dato dell’agosto 2012.

L’inaspettata sorpresa del primo segno positivo da 2 anni e mezzo a questa parte, registrato in luglio, secondo Crif, potrebbe essere il segnale di una inversione di tendenza dopo aver toccato i minimi storici nella prima parte dell’anno. La contrazione nei volumi di richieste rimane ancora molto pesante se confrontata con il dato registrato nei primi otto mesi degli anni scorsi ma la dinamica negativa si sta progressivamente attenuando, lasciando intravedere qualche timido segnale di ripresa.

Piuttosto, il dato positivo rilevato sia a luglio sia ad agosto colpisce in quanto anche nel I semestre del 2013 la domanda si era confermata decisamente debole e selettiva, scontando la perdurante fragilità del quadro congiunturale.

Dall’analisi risulta anche che l’importo medio richiesto ad agosto è stato pari a 126.167 euro, confermando una sostanziale stabilità rispetto ai dati rilevati nei sette mesi precedenti, mentre nell’aggregato dei primi otto mesi dell’anno è risultato essere pari a 127.779 euro (erano 131.746 euro nei primi otto mesi del 2012).

Dai nuovi dati di Kiron nei primi sei mesi del 2013 si evince che le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 14.786 milioni di euro. Rispetto allo stesso periodo del 2012 si registra una contrazione delle erogazioni di circa il 13% per un controvalore di quasi 2.000 mln di euro. È quanto emerge anche dalla pubblicazione dei dati statistici da parte di Banca d’Italia.

L’andamento delle erogazioni, in raffronto ai mesi precedenti, conferma la tendenza alla contrazione già rilevata nel corso di tutti i mesi del 2012 e consolida così il trend iniziato nel giugno del 2011 e rafforzatosi con il trascorrere dei mesi. È da segnalare comunque un rallentamento della contrazione il cui apice è stato riscontrato durante i mesi centrali del 2012.

Per quanto riguarda il valore delle consistenze dei mutui, in Italia si registra un calo dello stock che passa dai 317.595 mln di euro del I trimestre del 2011 ai 297.401 mln di euro del I trimestre del 2013, con un calo nell’ordine del -6,4%.

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