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Mercato immobiliare: prospettive su compravendite e mutui

Mercato immobiliare: prospettive su compravendite e mutui

In attesa della Riforma Imu e della Riforma del Catasto si fanno varie ipotesi sull’andamento dei mutui, dei prezzi degli immobili e delle compravendite nel secondo semestre 2013.

Per quanto riguarda i tassi dei mutui, se ne ipotizza una risalita in questi ultimi mesi dell’anno in corso. Ora come ora, a causa della crisi economica in atto, scendono sia i tassi dei mutui sia i prezzi degli immobili. Peraltro, se è vero che le difficoltà del particolare momento socio-economico hanno ridotto al minimo le compravendite, è altrettanto vero che hanno aperto altre prospettive per nuovi investimenti nel mattone, visti i prezzi competitivi del momento, sui quali però pesa ancora l’incertezza della Riforma IMU e del Catasto.

Secondo la Confedilizia, è difficile se non impossibile continuare sulla strada attualmente delineata per non rafforzare la sfiducia nel mattone e rendere difficile per le imprese del settore dell’edilizia uscire dalla crisi. Secondo Confedilizia, l’attuale impostazione della Riforma del Catasto va ad agevolare l’alta finanza facendo emergere nelle preferenze di investimento degli italiani i prodotti finanziari al posto di quelli nel mattone. Bisognerebbe, quindi, intervenire nella determinazione delle rendite catastali per poter garantire una migliore ed adeguata tutela del contribuente, salvaguardandone il diritto ad avere un rimedio giurisdizionale nel merito ed evitare un eccesso di contenziosi.

Per il mercato immobiliare 2013, se le voci sulla ripresa fossero confermate, i tassi dei mutui potrebbero salire nella seconda parte dell’anno, ma la possibile abolizione IMU prima casa potrebbe compensarne gli effetti, dando nuovo impulso al mercato immobiliare. Un settore che, come noto, è tra i più penalizzati dalla crisi economica, come conferma l’Osservatorio per il Credito al Dettaglio di Assofin, CRIF e Prometeia: nel 2012 c’è stato un calo dei mutui immobiliari erogati pari al -47% sul 2011; nel primo trimestre 2013 del -16,8%.

Anche le compravendite sono calate, quasi dimezzate rispetto al 2007, ma è interessante notare che chi acquista immobili quasi sempre ha una disponibilità immediata di liquidità. Secondo le stime 2013, il calo dei prezzi immobiliari e i tassi dei mutui ridotti (3,67% in media a giugno, rispetto al 3,97% del 2012 e al 3,71% di maggio) potrebbero portare ad una crescita delle compravendite su base annua del +7,6%, riferita in sintesi a circa 800 mila immobili.

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