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Il mercato dei mutui secondo Assofin, Crif e Prometeia

Il mercato dei mutui secondo Assofin, Crif e Prometeia

Secondo la trentaquattresima edizione dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, Crif e Prometeia, nel corso del 2012 e del I trimestre del 2013 le erogazioni di credito alle famiglie si sono ulteriormente ridotte.

Il mercato dei mutui immobiliari alle famiglie consumatrici chiude il 2012 con volumi più che dimezzati rispetto all’anno precedente con i mutui per acquisto che fanno segnare una contrazione del -47% e la componente degli ‘altri mutui’ che registra un calo ancora più accentuato, pari a -70,7%. Il marcato trend negativo degli ‘altri mutui’ è dovuto essenzialmente al crollo delle surroghe e delle sostituzioni, che sono state penalizzate dall’aumento degli spread applicati alle nuove erogazioni che le ha rese, di fatto, non più vantaggiose per le famiglie.

Nel I trimestre del 2013, tuttavia, le erogazioni di mutui immobiliari alle famiglie consumatrici riescono a contenere il calo, sia nella componente dei mutui d’acquisto (-16,8% rispetto allo stesso periodo del 2012), sia soprattutto in quella degli ‘altri mutui’ (-12,8%). A conferma della cautela lato offerta e lato domanda, il rapporto tra il valore del finanziamento e quello dell’immobile (il cosiddetto loan-to-value ratio), si è ulteriormente ridotto nel 2012 fino ad attestarsi al 59%, mentre la percentuale di mutui con LTV superiore all’80% è scesa dal 6% al 5% delle erogazioni.

Inoltre, la durata media dei nuovi mutui è rimasta pressoché invariata, intorno ai 22 anni, a fronte di importi medi erogati più contenuti: 123 mila euro quello per i mutui d’acquisto, 105 mila euro quello degli ‘altri mutui’ (in calo rispetto all’anno precedente, quando erano pari rispettivamente a 133 mila e a 112 mila euro). Secondo l’Osservatorio Assofin-Crif-Prometeia nel 2012 si conferma anche la maggiore diversificazione delle tipologie di tasso applicato ai nuovi mutui, in linea con quanto già rilevato nel 2011.

Infatti, se la metà delle erogazioni complessive è ancora stipulata a tasso variabile (il 52%), si rilevano nuovamente quote significative di mutui a tasso fisso (23%) e a tasso misto (25%). I dati del I trimestre 2013 confermano una maggior preferenza verso erogazioni a tasso variabile e misto, grazie ai tassi di mercato di riferimento ancora su livelli minimi, a discapito di quelle a tasso fisso.

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