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Bonus elettrodomestici per immobili ristrutturati, chiarimenti

Bonus elettrodomestici per immobili ristrutturati, chiarimenti

Precisazioni sul nuovo bonus per l’acquisto di elettrodomestici per immobili ristrutturati.

Come sappiamo, la detrazione al 50% sui mobili è già in vigore, ma per quella sugli elettrodomestici bisogna attendere la conversione in legge del decreto. Intanto, si applicherà per le spese effettuate dal 6 giugno, ma non sono ancora noti il tetto massimo di spesa e gli acquisti agevolabili. Si sa, comunque, che per il bonus elettrodomestici il Senato ha approvato un emendamento per estendere anche a questa tipologia di arredi l’agevolazione del 50% sul costo d’acquisto, per spese effettuate dal 6 giugno, e inserita nel Dl 63/2013 di proroga delle detrazioni per interventi di ristrutturazione edilizia a tutto il 2013, inizialmente previsto solo per mobili generici. Infatti, un emendamento al comma 2 dell’articolo 16, successivo all’entrata in vigore del testo originale del Decreto, avvenutra il 6 giugno aveva specificato l’inclusione degli elettrodimestici.

Pertanto, il bonus mobili già previsto dal testo del decreto è già operativo per acquisti a partire dal 6 giugno 2013, ma l’agevolazione per gli elettrodomestici sarà applicabile solo quando terminerà l’iter parlamentare della legge di conversione, che avverrà entro il 5 agosto. E sarà retroattivo perché si applicherà agli acquisti effettuati dal 6 giugno.

La detrazione del 50% è valida per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe minima A+ oppure A per i forni, per le apparecchiature che prevedono etichetta energetica e destinati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10mila euro e va ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.

Il testo approvato dal Senato, per quanto riguarda il tetto massimo di detraibilità, non introduce cambiamenti rispetto al Dl, quindi non si sa ancora se i 10mila euro sono da sommare ai 96mila che rappresentano il tetto massimo sui lavori di ristrutturazione effettuati su singola unità immobiliare, oppure se debbano essere ricompresi in questo tetto.

Il testo approvato dice che il contribuente a cui si applica la detrazione sulle ristrutturazioni ha diritto ad analoga agevolazione del 50% sulle “ulteriori spese documentate” per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, per un massimo di 10mila euro. Ma si attendono chiarimenti definitivi, anche per quali elettrodomestici si possa fruire dell’agevolazione. La norma specifica che riguarda i grandi elettrodomestici non inferiori a classe A+, oppure A per i forni, ma poi continua dicendo «per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica»

Per fruire del bonus, si ricordano le istruzioni già comunicate dall’Agenzia delle Entrate. Ovvero, il pagamento dev’essere effettuato tramite bonifico bancario o postale, con le stesse modalità già previste per la ristrutturazione edilizia, indicando causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da Poste Italiane SPA per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati, codice fiscale dell’acquirente, partita IVA o codice fiscale dell’intestatario del bonifico.

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