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Mercato imobiliare non residenziale: quotazioni di capannoni e laboratori a Verona

Mercato imobiliare non residenziale: quotazioni di capannoni e laboratori a Verona

Valori dei capannoni generalmente in diminuzione nelle aree industriali della città scaligera e della sua provincia: sono i dati emersi dallo Stdio Tecnocasa.

Gli immobili usati hanno subito un calo compreso tra il 2,7% della provincia e il 3,6% della città; andamento opposto per il nuovo, con ribassi maggiori in provincia (-3,8% a fronte del -2,8% in città). Per quanto riguarda gli affitti di quest’ultima si evidenzia una diminuzione che oscilla tra il 3% e il 4%, mentre in città il trend è stato stabile. Da segnalare che l’area della Val D’Adige ha risentito della crisi del settore della lavorazione del marmo, in difficoltà anche per l’aumento della concorrenza da parte di aziende cinesi ed asiatiche.

La maggior parte delle richieste si concentra sugli affitti, in parte per la difficoltà di accesso al credito, in parte perché solamente pochi imprenditori hanno la liquidità necessaria per effettuare la compravendita senza mutuo. Infatti, sono stati compravenduti quasi esclusivamente i capannoni presenti sul mercato già da diverso tempo, possibilmente su vie di comunicazione e dotati di comoda area esterna per le manovre degli automezzi. Alcuni immobili sono stati messi in vendita per necessità di liquidità, per la poca sostenibilità della rata di leasing o per un ridimensionamento dello spazio necessario all’attività produttiva.

Nella provincia nordoccidentale i capannoni sono utilizzati prevalentemente per la lavorazione del marmo, ad eccezione dell’area industriale di Affi dove le strutture sono prevalentemente adibite a depositi. Le metrature maggiormente ricercate sono quelle comprese tra 300 e 400 mq, si tratta in genere di soluzioni realizzate non più di 20-25 anni fa. Nella prima periferia veronese si segnala l’utilizzo di capannoni per avviare piccole attività artigianali: mediamente sono stati ricercati immobili di 500 mq, molte sono state le richieste per soluzioni di 300-400 mq, in misura minore ci si è orientati su capannoni di 800-1000 mq.

Situata alle porte di Verona e dotata di facili e veloci collegamenti sia con la città scaligera che con il resto della provincia, la zona Z.A.I. è tra le più ricercate e apprezzate. Un capannone degli anni ’70 costa 500-600 euro al mq se da ristrutturare (fino ad un massimo di 700 euro al mq), mentre per una soluzione già interessata da lavori di ammodernamento sono necessari 800-850 euro al mq. La stessa tipologia viene affittata a 36 euro al mq annuo.

Le piccole realtà della provincia, ad esempio le zone industriali di San Giovanni Lupatoto e Buttapietra, hanno maggiormente subito l’andamento al ribasso del mercato: un capannone di 200-300 mq non si compravende a più di 600 euro al mq e si affitta a circa 30 euro al mq annuo. Non mancano le richieste per le zone industriali di Bussolengo e Somma Campagna, da sempre particolarmente apprezzate: la prima località è situata nei pressi del casello autostradale di Verona Nord e della tangenziale, la seconda zona è situata a ridosso dell’A4, dell’A22 e dell’aeroporto di Villafranca. In queste aree non vi sono state compravendite di capannoni, ma solo affitti, per i quali il canone si attesta a 36 euro al mq annuo.

Nelle aree di Cavaion Veronese, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Dolcè, Affi e Rivoli i canoni di affitto sono in genere compresi tra 33 e 36 euro al mq annuo per l’usato e tra 40 e 44 euro al mq annuo il nuovo. Sul fronte dei prezzi si registrano quotazioni dell’usato comprese tra 650 ed 850 euro al mq, mentre sul nuovo la spesa sale a 800-1000 euro al mq.

A causa della mancanza di fondi e talvolta di richieste, molti dei lavori di nuove costruzioni sono fermi oppure non sono ancora partiti. Tali interventi interessavano i comuni di Sona, Pescantina e Nogarole Rocca, dove si stava provvedendo alla realizzazione di capannoni di 250-300 mq, dotati di spazio esterno e ampliabili con moduli che aumentano l’ampiezza fino a 2000 mq.

I laboratori
I laboratori sono generalmente porzioni di capannoni, dove vengono svolte prevalentemente attività di magazzino (solo raramente si effettuano attività produttive in senso stretto). Nelle località di provincia si segnalano forti andamenti al ribasso, con quotazioni che sono diminuite di poco più dell’11%, al pari delle locazioni. Leggermente meglio l’andamento degli affitti nelle zone cittadine, dove il calo è stato pari al 5,5%.

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