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Casa e Fisco: dal bonus fiscale ai cosiddetti buoni lavoro

Casa e Fisco: dal bonus fiscale ai cosiddetti buoni lavoro

Pillole di notizie che magari sfuggono nel frenetico ritmo della vita quotidiana, ma che è utile conoscere per essere aggiornati sui vari aspetti della casa, del fisco, del lavoro: i tre punti chiave della società. E farne tesoro al momento opportuno…

Sono risposte a problemi che si presentano ormai nella quotidianità e allora, invece che ricorrere al classico “Lo sapevi che…?”, proponiamo dei piccoli flash a cominciare dai documenti che servono per fruire del bonus fiscale 50% in condominio.

Bonus fiscale in condominio
Si ricorda che relativamente agli interventi sulle parti comuni di edifici residenziali, l’Agenzia delle Entrate, con circolare del 1° giugno 1999, n. 122/E, ha chiarito che il condomino può fruire della detrazione Irpef per le spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, se in possesso della certificazione dell’amministratore del condominio che attesti di aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti ai fini della detrazione medesima; di essere in possesso della documentazione originale; la somma di cui il contribuente può tenere conto ai fini della detrazione.
Per leggere o stampare la Circolare clicca qui

Bonus fiscale per l’acquisto della “prima casa”
Per quanto riguarda il bonus fiscale per l’acquisto della “prima casa”, si precisa che se ne può usufruire solo con requisiti certificati. I benefici d’imposta previsti per l’acquisto della prima casa spettano unicamente a coloro che dimostrano, in base alle risultanze anagrafiche, di risiedere o di lavorare nel Comune dell’immobile acquistato, senza che a tal fine possano essere prese in considerazione situazioni di fatto contrastanti con tali risultanze.

Questo il principio di diritto ribadito dalla Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 271 dell’8 gennaio 2013, che ha confermato un orientamento da ritenersi oramai pacifico in giurisprudenza in materia di benefici fiscali per agevolare l’acquisto della prima casa. (vedi le altre sentenze della Corte di Cassazione: n. 17597/2012, n. 1530/2012, n. 14399/2010, n. 4628/2008, n. 1173/2008, n. 22528/ 2007, n. 18077/2002 e n. 8377/2001).

Utilizzo più facile dei cosiddetti “buoni lavoro”
Ed ora andiamo nell’ambito del lavoro e vediamo come utilizzare più facilmente i cosiddetti “buoni lavoro”. A seguito della riforma del mercato del lavoro introdotta dal Governo lo scorso anno, è più semplice e conveniente ricorrere al lavoro occasionale accessorio attraverso l’utilizzo dei cosiddetti “buoni lavoro”.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la circolare n. 4 del 18 gennaio 2013, ha fornito i primi chiarimenti operativi, al proprio personale ispettivo, circa il corretto svolgimento dell’attività ispettiva nell’ambito del lavoro occasionale accessorio.

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