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Impugnata la sospensione d’esecuzione degli sfratti a Firenze

Impugnata la sospensione d’esecuzione degli sfratti a Firenze

La Confedilizia ha impugnato avanti il Tar il provvedimento del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica – presieduto dal Prefetto di Firenze dott. Luigi Varratta– che sospende la concessione dell’assistenza della Forza pubblica per eseguire gli sfratti sino all’11 gennaio.

È un’impugnativa – fa presente la Confedilizia – che, al di là dello specifico periodo interessato (che peraltro segue un altro col quale era stata disposta la sospensione in questione dal 1° luglio al 20 settembre scorsi), mira ad evitare che di continuo forme di graduazione amministrativa degli sfratti (ufficiali o surrettizie, attraverso la regolamentazione dell’utilizzo della Forza pubblica) si sovrappongano alla graduazione giurisdizionale, che è l’unica prevista dalla legge e che non può essere sostituita neppure da provvedimenti regionali (che pure risultano essere stati assunti a Firenze).

La Confedilizia sottolinea che (come rappresentato senza esito al Ministero dell’interno sempre a proposito della situazione toscana) l’Autorità giudiziaria amministrativa si è già espressa in molteplici sentenze – sempre su ricorsi della Confedilizia – sulla illegittimità di forme di graduazione amministrativa delle esecuzioni di rilascio.

La Confedilizia – nel rimarcare che né il Prefetto né il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica possono disciplinare, direttamente o indirettamente, l’attività degli Ufficiali giudiziari, i quali sono ausiliari dell’ordine giudiziario – evidenzia che il Tar di Milano, in particolare, ha rilevato che il provvedimento di sospensione dell’esecuzione degli sfratti

“non è rapportabile a situazioni di urgenza e di grave necessità pubblica (tale non potendosi considerare l’impegno particolare delle forze dell’ordine nelle ricorrenti festività)”, osservando che non pare ammissibile “la sospensione generalizzata dell’impiego delle forse di polizia per un arco di tempo non esiguo in un determinato ambito settoriale, ciò traducendosi nell’interruzione di un servizio indefettibile qual è l’assistenza nell’esecuzione forzata dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria”.

La Confedilizia ricorda, ancora, che la stessa Corte costituzionale è intervenuta in argomento dichiarando l’incostituzionalità di Commissioni per “l’eventuale” (come si esprimeva la legge cassata) graduazione degli sfratti e che le Sezioni Unite della Corte di cassazione hanno stabilito che “la prestazione della forza pubblica si configura non come un provvedimento discrezionale, bensì come un vero e proprio atto dovuto da parte dell’amministrazione di polizia”.

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