I negozi hanno fatto registrare un andamento al ribasso, con tempi di trattativa di 3-4 mesi. Le vendite si sono attestate intorno al -6,1%; per quanto riguarda gli affitti, le tipologie posizionate su “vie di passaggio” hanno segnalato un ribasso dell’8,7%, mentre le “vie non di passaggio” hanno sofferto maggiormente, cedendo il 10,5%.
Dai dati dello Studio Tecnocasa si evince che la maggior parte delle trattative si è focalizzata sulle locazioni, in parte perché la crisi ha ridotto la disponibilità di spesa per acquistare, in parte perché molti imprenditori preferiscono attendere che la propria attività sia ben avviata, in modo da avere sufficiente liquidità per acquistare il negozio.
Tra gli investitori si segnalano sia società sia privati, tra cui anche diverse famiglie che preferiscono investire parte dei propri risparmi in locali commerciali, ottenendo un rendimento lordo più alto rispetto alle soluzioni prettamente residenziali (mediamente 8-8,5%, con punte massime del 10%). Tra i clienti si segnalano molti stranieri, che avviano piccole attività di somministrazione o di vendita di prodotti etnici. I negozi più richiesti sono quelli di 50-60 mq, dotati di due punti luce e situati su “vie di passaggio”, ma le “vie non di passaggio” denotano diverse richieste da parte di imprenditori che vogliono avviare attività di somministrazione.
Le attività che resistono in questo momento sono quelle di alimentari e quelle in franchising, ma si segnalano aperture di nuovi locali caratteristici. Al contrario, gli esercizi commerciali che stanno incontrando notevoli difficoltà sono quelli legati all’abbigliamento, che spesso chiudono perché subiscono la concorrenza dei grandi centri commerciali. I negozi situati su vie non di passaggio soffrono a causa della minore visibilità, lasciando il posto ad uffici, prevalentemente utilizzati da società di assicurazione e studi professionali (commercialisti, notai, avvocati), ma anche da centri medici e dentistici che hanno deciso di aprire un locale a livello strada.
Le zone più commerciali si trovano in centro, soprattutto in via Roma e via Lagrange, quest’ultima molto rivalutata dalla sua quasi totale pedonalizzazione. Si può acquistare un locale ad un cifra compresa tra 7 e 12 mila euro al mq. Tra le principali strade di passaggio si segnalano via Madama Cristina, via De Gasperi (in zona Crocetta), via Dante di Nanni (in zona Cenisio) e via Tripoli. Il canone di affitto si attesta mediamente a 240 euro al mq annuo, mentre le quotazioni di un buon usato sono comprese tra 2000 e 3000 euro al mq. Attualmente si segnalano interventi nell’area “Spina di Torino”, compresa tra Porta Susa e Barriera di Milano, che prevede l’interramento dei binari ferroviari e la riqualificazione di tutta l’area.
Gli Uffici a Torino
Il mercato degli uffici presenta quotazioni al ribasso: -4% per le compravendite dell’usato e -6,3% per il nuovo, -4% le locazioni, indipendentemente dalla tipologia. Uno dei motivi di questo calo è da ricercarsi nella mancanza di parcheggio che affligge gli uffici situati nel centro città.
Poiché le rendite ottenibili con le locazioni di uffici sono simili a quelle ricavabili dagli affitti residenziali, sono pochi gli acquisti per investimento in tal senso, a meno che non vi sia la possibilità di trasformare tali soluzioni in abitazioni. La domanda arriva da studi professionali, che ricercano uffici di 80-150 mq preferibilmente di nuova costruzione o già dotati di cablaggio e impianto di condizionamento. Spesso sono richiesti uffici situati in centri direzionali, purché non si debbano sostenere spese troppo elevate, ma si domandano anche soluzioni inserite in palazzi residenziali, ubicate in zone più centrali che possono portare maggiore visibilità.
Nelle zone centrali di Torino sono molto richieste via Cernaia, corso Galileo Ferraris, corso Re Umberto e corso D’Azeglio, dove le prestigiose abitazioni d’epoca sono ricercate soprattutto da società di assicurazione o studi professionali, alla ricerca di una notevole visibilità. La zona del Tribunale è tra le più richieste, ma sono apprezzati anche gli edifici che sorgono a ridosso della metropolitana, lungo l’asse di corso Francia. Grazie al recente prolungamento della metropolitana nella zona del Lingotto, gli uffici in quest’area potrebbero essere rivalutati. Il prezzo medio per un ufficio nelle aree centrali si attesta a 2800-3000 euro al mq, ma può salire fino a 4000 euro al mq per soluzioni particolarmente prestigiose; nelle zone più periferiche, invece, la stessa tipologia costa 1500-1600 euro al mq e può arrivare a 2000 euro al mq per uffici situati in zone industriali.
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