La Festa nazionale del condominio è una giornata organizzata dalla Confedilizia e dalle associazioni territoriali a questa aderenti, in cui si pone al centro dell’attenzione il CONDOMINIO e la CASA.

La festa, istituita nel 2004 si tiene ogni anno a settembre e, oltre agli eventi che si svolgono nelle varie piazze delle città italiane, viene organizzata una FESTA NAZIONALE che, quest’anno, sarà ad Asti, Palazzo Ottolenghi Corso Vittorio Alfieri, 350 – dalle 10,00 alle 20,00. Lo scopo dell’iniziativa è quello di creare un momento di festa, confronto, riflessione ed aggregazione attorno alla casa ed al condominio, le prime micro comunità di base dopo la famiglia, per rappresentarne la costante validità dei valori sociali sottesi e l’importante funzione di difesa degli interessi della proprietà cui sono chiamati politici, amministratori, operatori, tecnici ed ogni altra figura interessata al settore.

La giornata di festa è anche l’occasione per ascoltare, dalla viva voce degli interessati, quali siano le esperienze, i suggerimenti ed i problemi giuridici, fiscali, tecnici, sociali che caratterizzano la vita condominiale. Ci si propone anche di far conoscere esperienze e strumenti per smentire l’assunto secondo cui la vita condominiale è sempre tendenzialmente associata a concetti e disvalori negativi: stress, litigi, etc.

Tra gli obiettivi vi è quello di provare a percorrere una nuova via nel sistema della vita condominiale, ispirandosi a parole chiave quali solidarietà, civiltà, responsabilità, correttezza e, in definitiva, benessere, offrendo all’ampio pubblico degli interlocutori gli strumenti per favorire ciò, anche partecipando a momenti di aggiornamento e incontro. Inoltre si intende far capire che la corretta conoscenza dei propri diritti e doveri (sì, ci sono anche quelli…) e l’instaurazione, il diffondersi di corretti e magari solidali rapporti tra gli abitanti dei caseggiati, proprietari, inquilini, incrementa la percentuale di coloro che si comportano civilmente e che potranno vivere una vita condominiale felice…

Egualmente la consulenza preventiva e la scelta consapevole di professionisti preparati per amministrazione, lavori, etc. limiterà le tensioni tra condòmini o con l’amministratore. In questo senso la partecipazione di amministratori, singoli condòmini e abitanti del caseggiato a momenti di incontro, aggiornamento e consulenza favorisce la consapevolezza e la conoscenza dei limiti delle proprie ragioni e previene contenzioso e stress. Questo è il punto di partenza per alimentare una corretta cultura dell’abitare e convivere nel caseggiato.

Lo sviluppo dell’attività e del recupero edilizio e quindi delle città deve poi essere improntato ad alcuni concetti: il bello, il pulito, il giusto. Quindi: la bellezza degli edifici, per ricavarne un beneficio estetico e benessere fisico e mentale; la qualità, per impedire inquinamento acustico e favorire il comfort, recuperando ambienti (e cortili) a misura d’uomo e (soprattutto) di bambini. La sostenibilità dal punto di vista ecologico ed energetico con utilizzo di energie rinnovabili, per guardare al futuro e lasciare ambienti migliori alle nuove generazioni. E poi evitare inutili sprechi di territorio se non strettamente indispensabili. Si tratta semplicemente di un insieme di comportamenti virtuosi e non utopistici; ma del resto chi semina utopia raccoglie realtà…