Grido d’allarme della Confedilizia a proposito delle locazioni.
La manovra – dichiara il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani – pone una grave ipoteca sul mercato delle locazioni. Dopo aver eliminato la riduzione a metà dell’aliquota ordinaria dell’Imu per gli immobili locati prevista nel provvedimento sul federalismo, ora prevede ora per gli stessi l’applicazione dell’aliquota ordinaria del 7,6 per mille, salva solo la facoltà dei Comuni di ridurre tale aliquota fino al 4 per mille.
L’Imu – che si assomma in questo caso all’imposizione erariale reddituale – risulta notevolmente aggravata rispetto al regime Ici, in ogni fattispecie e in modo particolare proprio per i contratti calmierati dagli Accordi tra Confedilizia e Sindacati inquilini. Aumenti così pesanti – che intervengono, addirittura, in corso di contratto – non trovano giustificazione neppure nelle esigenze dei conti pubblici (gli immobili locati sono poco più del 9 per cento del complesso degli immobili nell’intera Italia) e creeranno di certo gravi tensioni, ed anche contenziosi, nel settore.
L’aggravio stimolerà inoltre la proposizione di eccezioni di costituzionalità della normativa basate sia sull’Imu in sé (riproponendosi in gran parte le stesse eccezioni – a cominciare dall’indeducibilità – a suo tempo sottoposte alla Corte costituzionale, ma per la gran parte mai decise nel merito) sia sulle circostanze che gli aumenti dei moltiplicatori agiscono su rendite che rappresentano, di fatto, solo il valore degli immobili e che tali rendite – proprio per l’effetto surrettiziamente espropriativo che possono comportare – furono più di 15 anni fa tenute provvisoriamente in vita dalla Corte costituzionale solo perché varate con una legge che prevedeva che le stesse sarebbero state a breve superate con una revisione degli estimi e, così, specialmente riferite al mercato delle locazioni (e quindi alla redditività degli immobili e non ai valori).
La Confedilizia si appella al Governo, ai Gruppi parlamentari e al Parlamento intero perché la locazione sia salvata e per la riconduzione, comunque, ad equità (non essendovi equità – specie ai livelli fiscali fissati dal provvedimento governativo – senza aggancio al reddito) di una manovra nella quale il 65% delle entrate dallo stesso previste grava sul settore immobiliare.
Lascia un commento
La tua email non sarà pubblicata. I campi con * sono richiesti