728 x 90



Domotica anche per l’impianto elettrico

Domotica anche per l’impianto elettrico

Le tecnologie domotiche nelle case italiane vanno sempre più aumentando.

I benefici che ne derivano sono concreti: sicurezza, comfort, risparmio energetico e facilità d’uso. Anche i costruttori mostrano un maggior interesse, per aumentare la competitività dell’offerta e aumentare il valore della casa. Per verificare la valenza del nuovo impianto e per sapere chi certifica che è effettivamente domotico è arrivata la nuova variante 3 del Comitato Elettrotecnico Italiano alla norma CEI 64-8 di riferimento per gli impianti elettrici, in vigore dal 1° settembre scorso.

La variante modifica alcuni articoli della norma e aggiunge con l’allegato A (‘ambienti residenziali – prestazioni dell’impianto’) un documento utile a misurare la performance e la fruibilità della ‘dotazione’ elettrica della casa. Vale per le unità immobiliari situate nei condomini e le abitazioni mono o plurifamiliari, si applica solo in caso di nuovi impianti (o di rifacimento), ma non nelle unità abitative degli edifici di pregio artistico e storico, soggetti alla tutela dei beni culturali, e alle parti comuni di edifici residenziali.

Per garantire all’utente sicurezza e funzionalità, vengono individuate le dotazioni minime che deve avere un impianto elettrico, con riferimento a 3 diversi livelli. Il primo livello indica la dotazione sufficiente affinché l’impianto possa dirsi conforme alla CEI 64-8, con un numero minimo di punti-prese e punti-luce in virtù della metratura e della tipologia del locale. Il secondo livello, rivolto agli immobili che utilizzano di più gli impianti, prevede più dotazioni e componenti e l’aggiunta di servizi ausiliari come il videocitofono o l’anti-intrusione. Il livello 3 è infine destinato alle case con impianti ampi e innovativi (domotica).

Certo la definizione delle caratteristiche di un impianto elettrico deriva dagli accordi tra il progettista, l’installatore e il committente, e varia in funzione delle esigenze e del livello qualitativo dell’immobile. Ma per dirsi conforme alla CEI 64-8, l’impianto deve almeno soddisfare il livello 1.

Come per l’efficienza energetica si è arrivati al riconoscimento delle varie classi di prestazione, così in ambito impiantistico si arriverà alla diffusione dei livelli di qualità.

1 commento
Administrator
ADMINISTRATOR
PROFILO

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata. I campi con * sono richiesti

Cancel reply

1 Comment

  • andrea
    1 dicembre 2011, 13:40

    Interessante l’argomento domotica, grazie dell’articolo. Vedo che è un tema sempre più discusso e che finalmente la casa intelligente sta diventando realtà. Ho visto l’impianto domotico HEI di Came, che permette una gestione a 360 gradi di tutti gli automatismi interni e esterni alla casa, Sembra un sistema molto semplice da usare via smartphone o touchscreen, e poi il marchio mi dà l’idea di affidabilità e resistenza. Sto anche studiando la questione dei costi facendo un confronto con i benefici in termini di risparmio energetico (cosa su cui mi farebbe piacere leggere un vostro articolo!).

    REPLY