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Il mercato immobiliare di Cagliari secondo Nomisma

Il mercato immobiliare di Cagliari secondo Nomisma

Il primo semestre dell’anno in corso ha visto il protrarsi di una congiuntura immobiliare debole con volumi e valori stazionari, sui livelli raggiunti lo scorso anno.

Il mercato continua ad essere caratterizzato da una maggiore offerta, sia in vendita che in locazione, e da una domanda che risulta ancora piuttosto modesta e selettiva. Una situazione che ha avuto scarse ripercussioni sui valori di mercato, che si sono mantenuti stabili. In questo quadro di stagnazione, non mancano alcuni timidi segnali di ritorno di interesse per l’acquisto da parte della domanda, come si può vedere dai dati sulle compravendite residenziali.

In questi ultimi dodici mesi, infatti, si segnala una certa dinamicità del numero di scambi, in parte riconducibile alla componente di investimento che non ricorre a forme di finanziamento.

Meno positivi risultano, invece, i segnali provenienti dai settori produttivi, dove la domanda, in ragione delle difficoltà economiche di molte imprese, si conferma deficitaria e la tenuta dei valori impedisce, di fatto, l’assorbimento della discreta offerta presente sul mercato e la conseguente crescita del tasso di vacancy.

Anche la congiuntura rilevata per il settore locativo mostra questo andamento diverso tra il residenziale e il direzionale/commerciale. Si registra una certa ripresa della locazione nel settore abitativo con una crescita dei contratti stipulati a canoni stabili, anche se permane la distanza tra la disponibilità della domanda e le richieste dell’offerta. Nonostante l’andamento del mercato, i valori di locazione rimangono piuttosto elevati, come risulta evidente dai rendimenti potenziali lordi da locazione che si confermano tra i più elevati delle città monitorate.

Le previsioni, per la seconda parte dell’anno, sono all’insegna della stazionarietà.

Seppure possa ritenersi ormai archiviata la fase recessiva che ha caratterizzato il mercato tra il 2008 e 2010, (interessando quasi esclusivamente le quantità scambiate), non si intravedono ancora robusti segnali di ripresa, anche se qualche spiraglio di inversione di tendenza si può avvertire nel settore residenziale e in quello dei box auto, in termini di ripresa dell’attività transattiva.

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