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Economia Immobiliare, il mercato dei mutui

Economia Immobiliare, il mercato dei mutui

Secondo l’Abi rimane sostenuta la dinamica tendenziale del totale prestiti alle famiglie (+8,4% ad aprile 20119, +8,6% il mese precedente, +7,4% ad aprile 2010).

Della stessa intensità è stata la crescita dei finanziamenti per l’acquisto di immobili, risultata ad aprile pari al +8,4% (+8,7% il mese precedente e +8% ad aprile 2010). In assestamento, ma sempre su livelli particolarmente contenuti, i tassi praticati sulle nuove operazioni alle imprese e alle famiglie: a maggio 2011 il tasso sui prestiti in euro alle società non finanziarie si è posizionato al 3,01% (3% ad aprile 2011).

Invece il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l’acquisto di abitazioni – che sintetizza l’andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo – è risultato pari al 3,08% (3,04% ad aprile 2011).

In base ai dati pubblicati dall’Istat nel quarto trimestre 2010 sono stati stipulati 210.742 mutui, di cui 124.447 (pari al 59,1%), con costituzione di ipoteca immobiliare e 86.295 (40,9%, senza costituzione di ipoteca immobiliare. Il numero totale dei mutui è diminuito del 5,6% rispetto al quarto trimestre 2009. In particolare, i mutui garantiti da ipoteca immobiliare presentano una flessione tendenziale del 5,3%, quelli non assistiti da ipoteca immobiliare del 6,0%.

Questi dati confermano la battuta di arresto della ripresa tendenziale del fenomeno avvenuta negli ultimi tre mesi del 2009 e proseguita fino al secondo trimestre 2010. Nel 2010 sono stati stipulati, complessivamente, 772.664 mutui (457.792 garantiti da ipoteca immobiliare e 314.872 non assistiti da ipoteca immobiliare), con un aumento dell’1,8% rispetto all’anno precedente (+2,2% per i mutui con costituzione di ipoteca immobiliare e +1,4% per quelli senza ipoteca immobiliare).

Tra il 2010 e il 2006 l’ammontare totale dei mutui segna un calo del 17,1%, mentre quelli relativi ai mutui con e senza costituzione di ipoteca immobiliare sono stati pari, rispettivamente, al 20,9% e al 10,8%. Nel quarto trimestre 2010 i mutui in totale registrano variazioni tendenziali negative in tutte le ripartizioni territoriali, con contrazioni maggiori al Centro (-9,2%), al Sud (-8,4 %), al Nord-Est (-5,4 %) e nelle Isole (-4,5%); il calo risulta più contenuto al Nord-Ovest (-1,8 %). Questo andamento è pressoché comune a entrambe le tipologie di mutuo.

Per quanto riguarda la tipologia di archivio notarile distrettuale, i mutui stipulati sul territorio di competenza degli archivi notarili distrettuali aventi sede nelle grandi città segnano una riduzione tendenziale (-4,4%), inferiore a quella rilevata nei restanti archivi (-6,3 %). Ciò si verifica sia per i mutui garantiti da ipoteca immobiliare (-4,4 % negli archivi delle grandi città e -5,8% negli altri archivi), sia per quelli non assistiti da ipoteca (rispettivamente -4,4% e -7,1%).

Secondo Crif si conferma il calo della domanda dei mutui ipotecari da parte delle famiglie italiane iniziato a marzo 2011, con il mese di maggio che fa segnare un -14% (dato ponderato sui giorni lavorativi), rispetto al corrispondente mese del 2010. Facendo riferimento ai primi cinque mesi dell’anno, è emerso che la quota dei mutui di sostituzione è stata pari al 7,4% del totale, contro una media prossima al 10% rilevata nel corso del 2010.

La distribuzione per fasce di durata conferma lo spostamento della quota parte di domanda di mutui nelle classi superiori ai 20 anni, dinamica in atto dal 2010. La classe che registra il maggior incremento si conferma quella compresa tra i 25 e i 30 anni (con quasi 1,5 punti percentuali in più), che è anche quella maggiormente richiesta dalle famiglie italiane, con una quota superiore al 30% del totale.

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