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Progettazione, Manovra e il Decreto Sviluppo: bocciatura dall’Oice

Progettazione, Manovra e il Decreto Sviluppo: bocciatura dall’Oice

Per il presidente Oice i due provvedimenti non favoriscono la concorrenza in un settore che registra un calo del 34,2% nel 1° semestre 2011

Non si ferma l’arretramento del mercato degli appalti pubblici di ingegneria e architettura. Secondo i dati dell’Osservatorio Oice-Informatel, aggiornati al 30 giugno 2011, nel primo semestre di quest’anno il mercato pubblico dei servizi di ingegneria e architettura si è chiuso con un pesante -34,2% rispetto al primo semestre del 2010, nonostante il recupero di giugno 2011 (+21,4%) sullo stesso mese del 2010.

‘I dati del primo semestre 2011 – ha commentato Gabriele Giacobazzi, nuovo presidente di Oice (Associazione delle organizzazioni di ingegneria, architettura e di consulenza tecnico-economica) – confermano le peggiori previsioni dei mesi scorsi e, nonostante l’emergenza economica che attraversa il Paese, chiediamo che riprendano gli investimenti in infrastrutture soprattutto delle amministrazioni periferiche, per ridare fiato alle piccole e medie strutture del nostro settore’.

Oice: il Decreto Sviluppo e la Manovra non rilanciano il settore
‘Purtroppo, però – sottolinea Giacobazzi – le evidenze degli interventi del Governo di queste ultime settimane depongono sfavorevolmente rispetto ad un rilancio del settore: da una parte si introducono nel mercato elementi di opacità e di scarsa concorrenza, dall’altra si rafforzano riserve di attività in capo al settore pubblico con un evidente nocumento per chi opera in concorrenza sul mercato. È questo il senso delle modifiche approvate al Codice dei contratti pubblici con il Decreto ‘sviluppo’, che innalza a 40.000 euro la soglia per la scelta in via diretta dei progettisti, incoraggiando probabili fenomeni di suddivisione degli incarichi di importo superiore’.

Il presidente dell’Oice punta il dito anche contro alcune novità introdotte nella Manovra finanziaria. ‘Anche la legge del 15 luglio 2011 n. 111 sulla Manovra – osserva Giacobazzi – istituendo un’Agenzia per il settore delle strade e autostrade che potrà anche progettare per altre amministrazioni italiane e per enti stranieri e prevedendo che l’Anas sia organo in house dell’amministrazione, non fa altro che porre in essere una vera e propria statalizzazione dell’ingegneria e dell’architettura.

In un periodo di crisi per il mondo dell’ingegneria e dell’architettura, invece di creare opportunità di rilancio del mercato, valutando, ad esempio, l’istituzione di un Fondo rotativo per la progettazione che possa dare corpo alle esigenze progettuali delle stazioni appaltanti, ci si attiva – sia pure settorialmente – per centralizzare l’attività progettuale di una delle più rilevanti fette del mercato, quello stradale e autostradale, mettendo all’angolo gli operatori privati, eliminando di fatto una buona parte delle gare che ogni anno vengono emesse e fornendo a pagamento prestazioni che saranno certamente più onerose rispetto a quelle affidate in gara. La sensazione – ha concluso il presidente Oice – è che la cultura e la qualità del progetto siano due principi del tutto scomparsi dal nostro sistema’.

I dati dell’Osservatorio Oice sulle gare di ingegneria e architettura
Le gare rilevate nel mese di giugno sono state 300 (di cui 41 sopra soglia) per un importo complessivo di 40,0 milioni di euro (27,7 sopra soglia). Rispetto a giugno 2010 il numero dei bandi scende del 7,4% (+10,8% sopra soglia e -9,8% sotto soglia) e il loro valore cresce, come detto, del 21,4% (+32,0% sopra soglia e +2,7% sotto soglia).

Nel primo semestre del 2011 sono state indette 2.129 gare (di cui 222 sopra soglia) per un valore complessivo di 242,9 milioni di euro (164,4 sopra soglia). Il confronto con il primo semestre 2010 è fortemente negativo: mentre il numero delle gare sale del 4,9% (+8,8% sopra soglia e +4,5% sotto soglia), il loro valore scende del 34,2% (-43,3% sopra soglia e -1,4% sotto soglia). Rispetto alla media del valore messo in gara nei primi sei mesi degli ultimi cinque anni, nel 2011 si perdono più di 145 milioni di euro, non tenendo conto della dinamica inflativa settoriale.

In aumento i ribassi sul prezzo a base d’asta
Il quadro è reso ancora più difficile dal livello raggiunto dai ribassi con cui le gare vengono aggiudicate: in base ai dati raccolti al 30 giugno il ribasso medio sul prezzo a base d’asta, per le gare indette nel 2010, è salito al 41,4% (era al 41,1% a fine aprile). Il ribasso si spinge al 60% per una gara pubblicata nel 2010 da ‘Abbanoa’ spa di Nuoro per l’incarico professionale per coordinamento sicurezza in fase di esecuzione, direzione lavori, misura e contabilità relativi all’intervento di: schema n° 31 ‘Tirso’, con un importo a base d’asta di 502.442 euro, che è stata aggiudicata per 200.323 euro.

La posizione dell’Italia in Europa
La posizione dell’Italia in Europa si rileva dal numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria, che è passato dalle 204 dei primi sei mesi del 2010 alle 222 del 2011, +8,8%. Nell’insieme dei Paesi dell’Unione Europea la domanda di servizi di ingegneria e architettura presenta, nello stesso periodo, una crescita maggiore di quella italiana, +24,4%. Sempre molto modesta, al 2,8%, la quota del nostro Paese sul numero totale delle gare pubblicate, risultando di gran lunga inferiore rispetto a quella di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 43,8%, Germania 11,8%, Polonia 6,6%, Spagna 4,3%, la Gran Bretagna 3,8%.

Crollano gli appalti misti di progettazione e costruzione
Sempre fortemente negativo l’andamento delle gare miste, cioè per progettazione e costruzione insieme. Nei primi sei mesi del 2011, rispetto allo stesso periodo del 2010, si dimezza il valore messo in gara: -52,1%.

Fonte: casaeclima

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