La crisi del mattone Italiano attira investitori da tutto il mondo, bene o male?

Una dimora d’epoca dove risiedere per alcuni mesi all’anno, questo il nuovo “cruccio” dell’emiro del Qatar, la sua preda è la villa Favorita di Ercolano, uno dei beni che il Demanio valorizza attraverso la concessione a 50 anni.

Il mattone italiano fa gola agli investitori esteri, come è evidente anche dalla serie corposa di compravendite avvenuta di recente nel real estate italiano con controparte straniera. Lo stato ha intavolato rapporti anche con coreani, cinesi, il fondo sovrano di Abu Dhabi e investitori giapponesi.

L’emiro del Qatar non è un nome nuovo, possiede già gli hotel di lusso della Costa Smeralda, il Gallia di Milano e il Four Seasons di Firenze. Tra i beni turistici sul “mercato” che tanto fanno “gola” all’emiro sono:

Un intero villaggio a 13 chilometri da Brindisi che potrebbe diventare un albergo diffuso e l’area ex mineraria a Rio Marina (isola d’Elba) da riconvertita in zona turistico-ricettiva. Gli investitori esteri hanno guardato anche al recupero dell’hotel di San Pellegrino Terme.

Il Demanio si sta già muovendo sul mercato con le aste online per cinque immobili, tra cui l’isola di Poveglia a Venezia, mentre in totale sono previste 45 dismissioni nel 2014. Per tutte è attesa un’offerta libera, strada criticata dagli operatori anche se dal Demanio spiegano che l’interesse è soprattutto abbattere i costi di mantenimento del bene.