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Impianti a norma e certificazione energetica, come districarsi

Impianti a norma e certificazione energetica, come districarsi

Comprare casa, impianti a norma e certificazione energetica questi “sconosciuti”

Siete in procinto dell‘acquisto di un appartamento? Se la risposta è affermativa… AUGURI, districarsi nella “giungla” del mercato immobiliare non è semplice. La prima cosa da fare è quella di affidarsi alla rete, dopo aver visionato le inserzioni più “appetitose“, non rimane che visitare la casa dei nostri sogni e fare una proposta, ma non finisce qui, è molto importante conoscere lo stato di salute degli impianti, a cominciare da quello elettrico.

Non serve essere un esperto elettricista per fare una valutazione “sommaria”, se, ad esempio, un vecchio appartamento è sprovvisto dell’impianto di messa a terra, qualsiasi dispersione elettrica potrebbe provocare seri danni non solo a cose, ma anche alle persone. Il consiglio quindi è quello di non correre rischi e accertarsi fin da subito che tutto sia a norma, sicuro e affidabile. Nel decreto ministeriale 37/2008 è specificato come gli impianti, realizzati dopo il 27 marzo 2008, debbano essere dotati della “Certificazione di conformità”, un documento rilasciato dalla ditta installatrice, che prova come l’impianto sia stato costruito rispettando le normative vigenti.

La certificazione non riguarda solo l’impianto energetico classico (le spine per intenderci), ma comprende numerose tipologie di sistemi, elettrici, protezione dalle scariche atmosferiche, condizionamento e climatizzazione, idrosanitari, automazione di porte e cancelli, radiotelevisivi, riscaldamento, gas, sollevamento e protezione antincendio. Nel documento devono essere indicati i dati del responsabile tecnico dell’impresa, del proprietario dell’immobile e i materiali impiegati. Per gli impianti più vecchi, vale a dire costruiti prima del marzo 2008, è sufficiente la cosiddetta “Certificazione di rispondenza”, compilata da un professionista iscritto all’albo professionale, con cinque anni di esperienza nel settore impiantistico.

la certificazione energetica è obbligatoria?

E’ giusto chiarire che chi vende un appartamento NON è obbligato ad allegare la Certificazione di conformità, ma l’eventuale mancanza deve essere specificata nell’atto di compravendita. Sarà il nuovo proprietario, in un secondo momento, a richiedere il documento, obbligatorio per ottenere dal Comune il Certificato di agibilità, questo perchè una casa con un impianto fuori norma non può essere abitata, quindi NON è obbligatoria, ma è indispensabile.

L’unico documento che il proprietario DEVE obbligatoriamente presentare insieme all’atto di compravendita è l’attestazione di prestazione energetica (Ape), se questo documento non è presente agli atti del rogito NON annulla il medesimo, ma comporta una sanzione pecuniaria che può arrivare fino a 18 mila euro. La norma per la certificazione Ape è a livello regionale, esistono comuni dove, per via di norme locali sul rilascio dell’attestato, senza Ape non è possibile concludere la pratica di acquisto.
Cosa è l’Ape?

L’Ape è una vera e propria “carta d’identità energetica” dell’immobile, l’Ipe invece (Indice di prestazione energetica) rivela quanto consuma l’appartamento. Questi dati è consigliabile valutarli con attenzione, nella scelta di una casa puntare su un immobile che consuma poco (energia rinnovabile) potrebbe risultare un investimento che nel tempo può premiare (il nostro portafoglio)..

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