728 x 90



Aste online per i beni statali, flop o successo?

Aste online per i beni statali, flop o successo?

Aste online per i beni statali

Il governo Renzi vuole fare “cassa“, dopo la vendita delle auto-blu su Ebay, lo Stato lancia l’iniziativa di un’asta online di beni del Demanio con offerta libera. non certo una novità, si era già provato questa strada con la vendita della Caserma Masini di Bologna con asta di partenza di soli 100 euro, peccato che gli esisti sono stati, a dir poco, catastrofici, ma lo Stato non “demorde”, e fa un altro tentativo.

Il bando è stato lanciato nei primi gironi di marzo e continuerà fino al 6 maggio. L’iniziativa rientra nel tentativo di privatizzare alcuni beni “speciali” attualmente di proprietà dello Stato al fine di ristrutturarli e riutilizzarli, tutti questi beni immobili versano in condizioni di abbandono e degrado strutturale.

L’asta oggi comprende cinque immobili sparsi sul territorio Italiano, un’isoletta della Laguna Veneziana Poveglia, in vendita anche il Castello Gradisca di Isonzo a Gorizia e un edificio storico situato nelle vicinanze del Santuario della Madonna di Loreto, in provincia di Ancona. Sempre su Internet lo Stato vende all’asta un edificio storico nel cuore di Trieste e, in Puglia, un ex convento del 1600 di quattro piani. Per chi ha il potere “economico” e la voglia di investire, sono tutte strutture e beni che, se adeguatamente ristrutturati, potrebbero benissimo essere sfruttati come strutture ricettive di lusso, viste le location di altissimo prestigio.

secondo le dichiarazioni (non ufficiali) lo Stato, non ha grosse ambizioni in merito ai ricavi di queste vendite. Le stime più propositive parlano di un guadagno di circa 2-4 milioni di euro, molto al disotto delle reali valutazioni degli immobili, il motivo è presto detto, si tratta sicuramente di beni prestigiosi, ma completamente abbandonati da anni, l’investimento dopo l’acquisto per la ristrutturazione sarà necessariamente maggiore dell’acquisto stesso.

A “scoraggiare” eventuali acquirenti, ci si mette anche la solita burocrazia “secolare” per eventuali permessi, questo comporta il rischio di vedere le pratiche impantanarsi e quindi una probabile perdita dell’investimento iniziale.

Administrator
ADMINISTRATOR
PROFILO

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata. I campi con * sono richiesti

Cancel reply