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Notizie fiscali: chiarimenti sui vari temi legati alla compravendita immobiliare

Notizie fiscali: chiarimenti sui vari temi legati alla compravendita immobiliare

Aggiornamenti fiscali in vari step sulle varie norme che regolano il settore della compravendita immobiliare: dal calcolo del valore dell’immobile donato ai requisiti per fruire del bonus “prima casa” per l’alloggio nel comune dove si lavora.

Come calcolare il valore dell’immobile oggetto di un atto di donazione
Per la determinazione della base imponibile di un immobile oggetto di donazione, si fa riferimento, in caso di trasferimento della piena proprietà, al valore venale del bene in comune commercio al momento della stipula dell’atto (articolo 14, Decr. Lgs. n. 346 del 1990). Il valore dichiarato non può essere soggetto a rettifica da parte dell’ufficio, se risulta superiore a quello determinato con il meccanismo della valutazione automatica, ottenuto moltiplicando il valore catastale del bene per determinati coefficienti indicati dalla legge, ad esempio, 110 per la prima casa, 120 per i fabbricati appartenenti ai gruppi catastali A e C, escluse le categorie A/10 e C/1 (articolo 34, comma 5, Dlgs 346/1990).

Fonte: Agenzia delle Entrate

I notai inquadrano la normativa edilizia nazionale
L’ultimo lavoro approvato dal Consiglio Nazionale del Notariato intende fare il punto sulla legislazione nazionale in materia edilizia. Ovviamente la normativa nazionale dovrà essere coordinata ed integrata con la normativa emanata a livello regionale, in virtù della competenza concorrente in materia di “governo del territorio” riconosciuta alle Regioni dall’art. 117 Costituzione.
Fonte: Consiglio Nazionale del Notariato
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Il bonus arredi in presenza di opere condominiali
Sono detraibili, ai fini dell’imposta sui redditi, le spese sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (ovvero A per i forni), finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione (articolo 16, comma 2, del Dl 63/2013). Lo sconto Irpef del 50%, su una spesa massima di 10mila euro, è previsto anche per gli acquisti effettuati nel 2014 (comma 139 dell’articolo unico della legge n. 147/2013). La realizzazione di lavori di ristrutturazione sulle parti comuni condominiali non consente ai singoli condomini (che usufruiscono pro quota della relativa detrazione) di detrarre le spese sostenute per acquistare mobili e grandi elettrodomestici da destinare all’arredo della propria unità immobiliare, ma solo per gli arredi delle parti comuni, come la guardiola o l’appartamento del portiere (vedi la circolare n. 29 del 2013).

Fonte: Agenzia delle Entrate
Per leggere o stampare la Circolare clicca qui

Bonus “prima casa” per l’alloggio nel comune dove si lavora
I requisiti per usufruire dell’agevolazione prima casa sono i seguenti:
a) il trasferimento deve avere a oggetto un’abitazione non appartenente alle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (ville) e A/9 (castelli/palazzi);
b) l’immobile deve essere ubicato nel comune di residenza dell’acquirente o, se diverso, in quello in cui lo stesso svolge la propria attività, ovvero, se trasferito all’estero per ragioni di lavoro, in quello in cui ha sede l’impresa da cui dipende, ovvero, nel caso in cui l’acquirente sia cittadino italiano emigrato all’estero, deve essere acquistato come prima casa nel territorio italiano;
c) l’atto di trasferimento deve contenere la dichiarazione dell’acquirente, richiesta a pena di decadenza, di non possedere altro fabbricato o porzione di fabbricato idoneo ad abitazione nel comune in cui effettua l’acquisto e di non essere titolare, nemmeno per quote (anche in regime di comunione legale), di altre abitazioni situate nel territorio nazionale acquistate utilizzando l’agevolazione in oggetto.

È possibile fruire dell’aliquota ridotta sull’atto di compravendita anche nell’ipotesi in cui l’acquirente non trasferisca la residenza nel comune in cui è ubicato l’immobile, a condizione che questi svolga in quell’ambito territoriale la propria attività, anche non remunerata, come, ad esempio le attività di studio, di volontariato e sportiva (vedi le circolari n. 1/E del 1994 e n. 19/E del 2001).

Fonte: Agenzia delle Entrate

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