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Tares in scadenza: come pagare se non arriva a casa il bollettino

Tares in scadenza: come pagare se non arriva a casa il bollettino

Il termine ultimo per il pagamento dell’ultima rata TARES 2013 e della maggiorazione per lo Stato, fissato al 16 dicembre 2013, è slittato prima al 16 gennaio in base al Dl 133/2013 e poi al 24 gennaio come stabilito dalla Legge di Stabilità, comma 680 dell’articolo unico

In teoria dovrebbe arrivare a casa un bollettino e un F24 Semplificato entrambi precompilati, ma non sono arrivati a tutti e, pertanto, si pone il problema per chi non li ha ricevuti in tempo. Per chi li avesse ricevuti, sono validi i bollettini postali prestampati con data antecedente (non aggiornati rispetto alle modifiche normative a ridosso della scadenza). Come calcolare e pagare la TARES, invece, se non arriva a casa il bollettino compilato. Cerchiamo di venire in aiuto con alcuni consigli.

Chi ha ricevuto il bollettino postale lo utilizza per effettuare il versamento al Comune o alla società che gestisce i rifiuti (bollettino pre-intestato); per la maggiorazione allo Stato, invece, si usa l’F24 allegato. Chi non avesse ricevuto nulla e volesse fare da sè deve moltiplicare i metri quadri degli immobili assoggettati alla tassa (casa, garage..) per 30 centesimi: si ottiene l’importo dovuto, da pagare tramite codice tributo 3955 con F24 ordinario o semplificato (sezione “EL”, rateazione “0101″, anno di riferimento “2013″.

Chi non ha ricevuto a casa l’avviso di pagamento della Tassa Rifiuti può verificare sul sito del Comune la procedura per segnalare il mancato ricevimento del bollettino (in genere casella email o servizio online) ma se non vuole aspettare si può pagare usando il modello di conto corrente postale approvato dal DM 14 maggio 2013: il N. di conto 1011136627, bollettino intestato a PAGAMENTO TARES, indicando:
*Codice catastale del Comune (es: H501 Roma, F205 Milano). Lista completa qui.
*Codice identificativo dell’operazione (3944),
*Dati anagrafici e importo del pagamento (rifarsi alle delibere dei Comuni).

Per il calcolo dell’importo è importante è controllare bene cosa ha previsto il proprio Comune di residenza, anche perché ogni comune ha deliberato diverse aliquote e diverse rateazioni. Purtroppo, in alcuni casi le delibere spesso sono arrivate dopo il pagamento della prima rata, quindi è da verificare che ci sia da pagare un conguaglio rispetto a quanto versato in sede di acconti. Un calcolo difficile, ma nei grandi comuni sarà probabile reperire nella propria pagina utente l’importo da versare, se si è registrati al sito del Comune/ente che gestisce i rifiuti

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