728 x 90



Le pillole di Cambiocasa: chiarimenti su locazione e Fisco

Le pillole di Cambiocasa: chiarimenti su locazione e Fisco

Proseguendo nel nostro programma di aggiornamentio periodico, oggi cerchiamo di chiarire alcuni temi importanti nell’ambito della locazione nei rapporti con il Fisco.

Oggi cerchiamo di chiarire due punti fondamentali: quanto costa allegare l’APE ai contratti da registrare e in quale modo la risoluzione anticipata del contratto “libero” sconta l’imposta di registro.

Quanto costa allegare l’APE ai contratti da registrare sconta l’imposta di registro
Niente bollo né imposta di registro sull’Attestato di prestazione energetica (Ape), che dal 2013 va allegato obbligatoriamente agli atti di trasferimento a titolo gratuito e ai contratti di vendita e di locazione di immobili.

Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 83/E del 22 novembre 2013, che risponde ai dubbi dei contribuenti sul regime tributario da applicare all’Attestato al momento della registrazione dei contratti di affitto.

La registrazione può avvenire in formato cartaceo presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate, oppure per via telematica, tramite le applicazioni online Locazioni web, Siria e Iris.

L’attestato di prestazione energetica, allegato in originale o in copia semplice, non è soggetto a imposta di bollo, eccetto il caso in cui si tratti di una copia con dichiarazione di conformità all’originale rilasciata da un pubblico ufficiale. L’imposta di registro, infine, è dovuta solo nel caso in cui, dopo aver registrato il contratto di locazione, il contribuente decide di registrare l’Ape per dare data certa all’attestato.

Per maggiori info: Agenzia delle Entrate

La risoluzione anticipata del contratto “libero” sconta l’imposta di registro
Il pagamento dell’imposta di registro nella misura fissa di 67 euro è previsto nelle ipotesi di cessioni, risoluzioni e proroghe dei contratti di locazione (articolo 17 del Dpr n. 131 del 1986).

La legge sulle locazioni prevede la possibilità di stipulare contratti di durata non inferiore a quattro anni, decorsi i quali gli stessi sono automaticamente rinnovati per ulteriori quattro anni qualora non venga presentata una disdetta dal proprietario o dall’inquilino (articolo 2, comma 1, della legge n. 431 del 1998).

Una volta instaurata la procedura per la rinuncia alla proroga del contratto alla scadenza dei quattro anni, sarà pertanto necessario versare, tramite modello F23, la somma di 67 euro a titolo di imposta di registro, dandone notizia all’Agenzia delle Entrate.

Fonte: Agenzia delle Entrate

Administrator
ADMINISTRATOR
PROFILO

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata. I campi con * sono richiesti

Cancel reply