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Le pillole fiscali di Cambiocasa: flash sul bonus prima casa e dintorni

Le pillole fiscali di Cambiocasa: flash sul bonus prima casa e dintorni

Spesa per arredi e per i lavori edili di recupero, per il bonus “prima casa” la residenza è un requisito indispensabile, soltanto il contribuente può chiedere il rimborso dell’imposta di registro: notizie che magari sfuggono e sulle quali è sempre bene fare il punto.

Spesa per arredi e per i lavori edili di recupero
È possibile effettuare le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici anche prima di quelle per la ristrutturazione dell’appartamento, a condizione che siano stati già avviati i lavori sull’immobile cui detti beni sono destinati. In altri termini, la data di inizio lavori deve essere anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, ma non è necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo (circolare Agenzia dell’Entrate 29/E del 2013).
Per Info


Per il bonus “prima casa” la residenza è un requisito indispensabile
Con la sentenza n. 27033 del 2 dicembre 2013, la Corte di Cassazione, confermando un orientamento ormai consolidato, ha ribadito che, ai fini dell’agevolazione prevista per l’acquisto della “prima casa”, rileva il dato formale rappresentato dalla residenza anagrafica (nel comune in cui è ubicato l’immobile), non essendo opponibili in alcun modo eventuali situazioni di fatto contrastanti con tali risultanze.

Tale principio risponde anche a finalità antielusive visto che un beneficio fiscale deve essere ancorato a un dato oggettivo, facilmente verificabile, nonché certo (la risultanza anagrafica), certificativo della situazione di fatto enunciata nell’atto di acquisto.
Fonte: Agenzia delle Entrate

Soltanto il contribuente può chiedere il rimborso dell’imposta di registro
Per le somme versate in eccesso in sede di registrazione di atti rogati, la titolarità alla presentazione dell’istanza di rimborso è unicamente in capo alle parti contraenti e non anche in capo al notaio che nulla potrà vantare nei confronti dell’Amministrazione finanziaria, poiché estraneo al rapporto tributario.

È questo il principio che emerge dalla risoluzione n. 90/E dell’11 dicembre 2013, con la quale l’Agenzia delle Entrate affronta la questione dell’estraneità del notaio al rapporto tributario e la conseguente esclusione della titolarità del diritto al rimborso da parte del pubblico ufficiale rogante.
Fonte: Agenzia delle Entrate
Per info

Quando il bonus “prima casa” è salvo senza la residenza
La realizzazione dell’impegno di trasferire la residenza rappresenta un elemento costitutivo per il conseguimento del beneficio richiesto e provvisoriamente concesso dalla legge al momento della registrazione dell’atto e costituisce un vero e proprio obbligo del contribuente verso il fisco, il cui mancato assolvimento comporta, quindi, la decadenza dell’agevolazione, salvo che ricorra un caso di forza maggiore e cioè di un ostacolo all’adempimento dell’obbligazione, caratterizzato dalla non imputabilità alla parte obbligata, e dall’inevitabilità ed imprevedibilità dell’evento.
Corte di Cassazione sentenza n. 25166 dell’8 novembre 2013.

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