728 x 90



Tasse in arrivo: Imu tra incertezze ed ipotesi

Tasse in arrivo: Imu tra incertezze ed ipotesi

Ancora dubbi sulle tasse di fine anno, in particolare su Imu e Tares, in attesa del decreto che confermi la cancellazione dell’Imu.

A pochi mesi alla fine dell’anno non è ancora chiaro in quale misura Imu e Tares andranno ad incidere sulle tasche degli italiani. E sulle imprese stanno per abbattersi ben 24 tra scadenze fiscali e contributive. La tassa sugli immobili per ora sembra essere stata cancellata per quanto riguarda le abitazioni principali ed i terreni agricoli, ma non si prevede nessuno sconto per gli immobili delle aziende e le seconde case. Il decreto IMU (decreto legge n. 102/2013) non è ancora stato convertito in legge. Ma c’è di più: il termine per presentare emendamenti al decreto è stato posticipato e il decreto Imu ha abolito solo la prima rata Imu, anche se il Governo ha garantito che verrà abrogata anche la seconda per le stesse categorie di immobili.

Per quanto riguarda l’Imu, le ipotesi sono varie: anzitutto la possibilità che venga ristretta la platea di esenti Imu per il 2013. E per quanto riguarda altre previsioni sul tema, ecco quali i possibili scenari:
*possibile abolizione solo della prima rata, ma pagamento della seconda. In questo caso il risparmio rispetto al 2012 dipende dalle aliquote stabilite dai diversi Comuni;
*innalzata la detrazione annua da 200 euro a 500-600;
*ristretta la platea di esenti, limitando l’esenzione ad un determinato tetto del valore catastale.
*per gli immobili esclusi dall’esenzione la data di riferimento per la seconda rata resta il 16 dicembre. È da considerare, tuttavia, anche il fatto che alcuni Comuni hanno modificato le aliquote per il 2013, quindi il saldo potrebbe essere superiore a quanto versato a giugno in occasione della prima rata.

Per quanto riguarda la Tares le incertezze sono tantissime: non sono chiare, infatti, le modalità di applicazione riscossione da parte dei Comuni, visto soprattutto che le modalità di calcolo sono molto diverse da quelle della vecchia Tarsu. In sintesi, il decreto 102/13 ha stabilito che la maggiorazione della Tares debba essere incassata “unitamente all’ultima rata del tributo”, mentre la Risoluzione 9/DF/2013 afferma che solo per quest’anno i Comuni possono fissare le date di versamento del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi anche nel 2014, mentre per quanto riguarda la “maggiorazione standard” di 30 centesimi per metro quadrato, questa deve essere versata entro il 16 dicembre 2013.

Un’evidente contraddizione, che ha generato il caos tra i Comuni italiani. Allo scopo di fare chiarimenti sulla situazione, l’IFEL (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale dell’ANCI) ha fatto appello al Governo. In attesa di ulteriori sviluppi…

Administrator
ADMINISTRATOR
PROFILO

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata. I campi con * sono richiesti

Cancel reply