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Sanatoria sui giochi telematici: proroga fino all’8 novembre

Sanatoria sui giochi telematici: proroga fino all’8 novembre

La sanatoria su slot machine e video pocker ha prorogato i termini per finanziare l’abolizione della prima rata Imu.

La proroga è contenuta nella manovrina pre-Legge di Stabilità, mirata a mettere i conti pubblici al riparo dallo sforamento del 3% di Deficit/PIL. Il motivo è chiaro: la sanatoria sui giochi telematici e slot machine ha lo scopo di finanziare l’abolizione della prima rata Imu sull’abitazione principale, prorogata fino all’8 novembre per l’adesione, con pagamento fino al giorno 20 del mese. Comunque, poiché le adesioni non bastano ancora a garantire i 600 milioni previste dal Dl 102/2013, c’è il rischio che neppure la proroga basti a fare cassa. In tal caso scatterà la clausola di salvaguardia del Decreto Imu, che prevede in alternativa l’aumento degli acconti IRPEF, IVA e IRES e delle accise su benzina, alcolici e sigarette.

L’allarme è lanciato dalla Corte dei Conti. Di conseguenza, il governo aveva pensato anche di ridurre la sanzione dal 25 al 20% dei danni quantificati dalle sentenze di primo grado, ma poi ha preferito la proroga per aderire alla sanatoria, anche per le dieci grandi concessionarie dei giochi telematici condannate con sentenza n.214/2012.

I soldi servono per il finanziamento di quanto previsto dal Decreto la cui legge di conversione è in prima lettura alla Camera. Il testo dovrà essere approvato entro fine ottobre, ma intanto il Governo presenta la Legge di Stabilità forse entro oggi, 15 ottobre, che dovrebbe contenere le nuove disposizione in materia di Imu, con l’abolizione del saldo di dicembre. Il costo è stimato in 2,4 miliardi, ma anche in questo caso servono coperture per assicurare la sostenibilità dei conti pubblici.

Fra le modifiche, segnaliamo quella in base alla quale è stata limitata l’esenzione Imu degli immobili invenduti: è abolito il saldo di dicembre, ma il dovuto fino al 30 giugno dovrà essere pagato. Si prevedono, comunque, ancora delle novità per la platea degli esentati, che potrebbe essere ridotta rispetto al previsto: ad esempio, potrebbe essere lasciato fuori un maggior numero di immobili signorili.

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