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Legge di Stabilità: Irpef fondiaria al 50% per seconde case sfitte?

Legge di Stabilità: Irpef fondiaria al 50% per seconde case sfitte?

Ipotesi in attesta della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Sugli immobili diversi dalla prima casa si prevedono ancora oneri fiscali: aumento dell’Irpef al 50% e tetto massimo di Tasi e Imu oltre il precedente massimale.

Tutto però resta nelle ipotesi, in quanto il testo, come precisato, non è ancora in Gazzetta Ufficiale. Comunque, nel frattempo si ipotizzano aumenti per le imposte sugli immobili diversi dalla prima casa e aumento del 50% per i redditi fondiari sulle seconde case sfitte. Staremo a vedere. Tuttavia, pur stando nelle ipotesi, il tetto fra Imu e Tasi su questi immobili non può superare il massimale Imu più lo 0,1% di aliquota base Tasi, mentre prima sembrava che la somma delle due imposte non potesse superare il precedente massimale Imu dell’1,06%. Se l’ipotesi della somma fra Imu e l’aliquota base Tasi venisse confermata, l’imposta sulle seconde case potrebbe arrivare all’1,16%.

Sembra, quindi, destinato ad aumentare il già pesante onere fiscale sulle abitazioni diverse dalla prima casa e per le seconde case sfitte. Con l’Irpef fondiaria portata al 50%, secondo indiscrezioni, si attende un gettito intorno ai 500 milioni. Ma riportando il nostro discorso sulla prima casa, sembrano confermate le notizie già note.

L’Imu viene eliminata, si paga solo la Tasi con un’aliquota che può oscillare dallo 0,1 allo 0,25%, anche in base alle decisioni dei Comuni. In pratica, l’aliquota sarà più bassa rispetto a quella precedentemente applicata sulla prima casa, che andava da un minimo dello 0,2 a un massimo dello 0,6%, e che nella maggior parte dei casi i Comuni avevano lasciato allo 0,4%.

Da prendere in considerazione, però, il fatto che se per la prima casa prima c’erano le detrazioni di 200 euro più 50 per ogni figlio, ora sembra che queste detrazioni non siano più previste almeno stando al testo finora noto. Comunque, i Comuni hanno dei margini nel deliberare per azzerare l’imposta, ma resta la possibilità che, per come è attualmente formulata la legge, le prime case di valore inferiore debbano versare la tassa, anche se in misura modesta, mentre prima non pagavano l’Imu grazie alle detrazioni. Seguiremo gli sviluppi di questa “vicenda” fiscale nella speranza di dare ai nostri lettori notizie più confortanti.

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