Modifiche al decreto Imu, versione definitiva di altre misure fiscali: ridotta l’aliquota per la cedolare secca sulle locazioni a canone concordato e modifiche alla Tares.
A partire dal 2013 scende dal 19 al 15% l’aliquota dell’imposta sostitutiva da applicare ai canoni di locazione quando si opta per il regime della cedolare secca nei contratti d’affitto concordati, ossia dei “contratti 3 + 2”, che prevedono la durata minima di tre anni più altri due di rinnovo automatico e un canone stabilito in base agli accordi definiti a livello locale tra le organizzazioni dei proprietari e quelle degli inquilini.
Per quanto riguarda la Tares, sono stati apportati vari ritocchi alla disciplina del nuovo tributo comunale per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Le Amministrazioni locali avranno tempo fino al 30 novembre per l’adozione del relativo regolamento, che dovrà essere applicato anche in base al principio sancito a livello comunitario, secondo il quale “chi inquina paga” e, per la determinazione della tariffa, dovrà tener conto della quantità e qualità medie di rifiuti prodotti.
Per quanto riguarda eventuali riduzioni ed esenzioni, oltre a quelle già previste dalla norma per le abitazioni con un unico occupante, per le abitazioni a uso stagionale, per i fabbricati rurali a uso abitativo, ne potranno essere introdotte altre che tengano conto dellala capacità contributiva della famiglia, anche mediante l’applicazione dell’Isee. È previsto un trattamento di favore anche a chi fa autocompostaggio, nel senso che trasforma e utilizza in proprio i rifiuti urbani prodotti.
Riguardo ai costi del servizio di raccolta e smaltimento, viene precisato che sono esclusi “dai costi” quelli relativi ai rifiuti speciali, al cui smaltimento provvedono a proprie spese i relativi produttori: è ancora valida, però, la previsione in base alla quale deve essere assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio del servizio. Infine, viene precisato che per il 2013 non vengono applicate le sanzioni per versamenti insufficienti se il Comune non ha provveduto a inviare ai contribuenti i modelli di pagamento precompilati.
Lascia un commento
La tua email non sarà pubblicata. I campi con * sono richiesti