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Mercato immobiliare, le compravendite nel primo trimestre 2013

Mercato immobiliare, le compravendite nel primo trimestre 2013

Secondo l’Istat, l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie sia per fini abitativi sia per investimento registra una diminuzione dell’1,2% rispetto al trimestre precedente e del 5,7% nei confronti dello stesso periodo del 2012.

Il calo congiunturale del I trimestre, sebbene di ampiezza più contenuta rispetto ai precedenti, è il sesto consecutivo, mentre la flessione su base tendenziale (-5,7%) è la quinta consecutiva registrata dall’IPAB e accentua quella del IV trimestre del 2012, quando era stata pari a -5,2%. La flessione congiunturale più contenuta rispetto a quella del IV trimestre 2012, quando era stata pari a -2,2%, è dovuta principalmente all’attenuazione della flessione congiunturale dei prezzi delle abitazioni esistenti (-1,1% da -3,3% registrato nel IV trimestre 2012). È invece il secondo (e il più ampio mai registrato), dopo quello del III trimestre 2012, il calo congiunturale dei prezzi delle abitazioni nuove. Per la prima volta da quando è iniziata, la flessione su base annua dei prezzi delle abitazioni è il risultato della diminuzione sia dei prezzi delle abitazioni esistenti (-7,7%) sia di quelle di nuova costruzione (-1,1%).

Quello dei prezzi delle abitazioni nuove è il primo calo tendenziale da due anni a oggi, mentre la diminuzione su base annua dei prezzi delle abitazioni esistenti è la sesta consecutiva e, pur rimanendo ampia, mostra una lieve attenuazione rispetto a quella registrata nel IV trimestre 2012.

Secondo Nomisma si confermano fosche le percezioni degli operatori riguardo all’andamento del mercato residenziale nei prossimi 6 mesi, nelle 13 grandi città; dal monitoraggio emerge come più del 50% degli intervistati ritiene verosimile un ulteriore calo delle compravendite e quasi il 70% prevede un calo dei prezzi delle abitazioni.

Il sentiment degli operatori sui prezzi conferma il suo andamento fortemente negativo. La sensazione è chiara: i valori immobiliari devono ulteriormente calare (considerando il dimezzamento delle compravendite realizzatosi negli ultimi 6 anni), e ad essa occorre aggiungere un’ulteriore revisione al ribasso delle aspettative sul fronte delle quantità scambiate.

Un segnale di miglioramento delle aspettative si coglie riguardo i canoni di locazione ma questo non mitiga l’attesa degli operatori rispetto a un nuovo calo dei valori; un segno meno si ha rispetto alla quantità (con un paragone rispetto all’analisi effettuata nei passati sei mesi).

Decisamente negativo il quadro sul fronte direzionale: non accadeva dal 2007 che il sentiment degli operatori sulle compravendite non scendesse al di sotto del livello del sentiment sui prezzi; per quanto riguarda il mercato dei negozi, esso ricalca l’andamento del settore direzionale. Gli operatori vedono nero su tutti i fronti considerati, sia per quanto concerne le quantità scambiate che i valori di compravendita.

Per il segmento garage o box auto i saldi previsionali sono meno negativi rispetto agli altri: sui prezzi si attesta poco al di sopra del livello minimo registrato sei mesi fa. Per quanto riguarda il futuro, Nomisma stima per il 2014 una risalita delle compravendite (con il raggiungimento di quota 470.000), mentre per il 2015 si dovrebbe superare quota 500.000 unità vendute. Flessioni più contenute ad oggi sono state riscontrate sui valori immobiliari che hanno visto un -16% in termini nominali e un -24% al netto dell’inflazione. La previsione Nomisma vede per il 2013 un calo superiore al 5% dei prezzi per quanto riguarda tutti i comparti.

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