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Imu: sanzioni per ritardo e omissione di versamento. Normative

Imu: sanzioni per ritardo e omissione di versamento. Normative

Scade oggi 17 giugno l’acconto Imu per chi non fruisce di esenzioni.

Si avverte che, in caso di ritardato pagamento, si rischiano sanzioni come per gli altri tributi. Nello specifico, vi spieghiamo cosa prevede la legge per chi paga l’Imu in ritardo o commette altri errori. Si precisa, dunque, che in caso di ravvedimento operoso la tassa aumenta in base ai giorni di ritardo, ma se interviene un accertamento o una multa si rischia di pagare il 30% in più. Invece, per quanto riguarda la Dichiarazione Imu in scadenza il 30 giugno sono previste sanzioni per dichiarazione omessa o infedele. In sintesi, le normative: sanzioni ridotte per chi non paga entro la scadenza ed applica il ravvedimento operoso entro l’anno, aumento del 30% in seguito a contestazione del Fisco, sanzioni massime in caso di dichiarazione omessa o infedele.

In dettaglio, se il contribuente non paga l’acconto Imu entro la scadenza del 17 giugno ma effettua il versamento in ritardo scatta il ravvedimento operoso, con sanzioni nelle seguenti misure:
*da 1 a 14 giorni di ritardo ridotte dello 0,2% dell’imposta per ogni giorno, più gli interessi di mora (che decorrono dal 18 giugno e pari al 2,5%, che i Comuni possono alzare).
*da 15 a 30 giorni di ritardo del 3%, più gli interessi di mora.
*oltre 30 giorni e fino a un anno dalla scadenza del 3,75%, più interessi di mora.

Comunque, se si riceve la multa, non opera più il ravvedimento operoso e la sanzione va al 30%. Infatti, l’accertamento può scattare anche prima che sia decorso un anno dal mancato pagamento Imu e, in caso di multa, il contribuente non può fruire del ravvedimento operoso e deve pagare una sanzione del 30%.

La circolare del Ministero dell’Economia sull’Imu chiarisce che, in caso di accertamento con adesione, ovvero di un patteggiamento fra il contribuente e il fisco, la sanzione è ridotta a un terzo e non più a un quarto, in base alle modifiche introdotte dalla manovra Monti. L’avviso di accertamento da parte dell’amministrazione deve arrivare entro il 31 dicembre del quinto anno successivo alla violazione attraverso varie procedure.

SINTESI
Per mancata Dichiarazione Imu, è possibile il ravvedimento operoso entro 90 giorni dal termine: la sanzione per la mancata presentazione è pari al 3% oltre alle sanzioni e agli interessi relativi al ritardo del pagamento.

Se invece arriva l’accertamento dell’amministrazione, la sanzione va dal 100% al 200% del tributo con un minimo di 51 euro. Più chiaramente, se l’amministrazione contesta la dichiarazione infedele si applica una sanzione dal 50% al 100% della maggiore imposta dovuta. Se l’amministrazione contesta la dichiarazione infedele, ma questa non incide sull’ammontare dell’imposta, la sanzione va da 51 a 258 euro.

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