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Piano Casa Milano: un progetto di social housing

Piano Casa Milano: un progetto di social housing

Prevista la costruzione in housing di circa 1.000 appartamenti a Milano e di circa 600 a Pioltello, Melegnano e Rozzano.

Il più grande Piano Casa finora realizzato a livello nazionale lo definisce Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano. Costruzione in housing sociale, ovvero a prezzi agevolati, e destinati a categorie socialmente deboli, di circa 1.000 appartamenti a Milano e circa 600 nei tre comuni del Milanese Pioltello, Melegnano e Rozzano. È quanto previsto dal Piano casa della Provincia di Milano, presentato dal presidente Guido Podestà e dall’assessore alla pianificazione territoriale, Franco De Angelis

La Provincia assicura che il Piano Casa non ha carattere speculativo e il bando si basa sulla qualità architettonica e urbanistica, sulle caratteristiche energetiche degli edifici e sulla sostenibilità. Infatti, l’Ente presenta un progetto da realizzare in tempi certi e per questo i bandi saranno pubblicati prima dell’estate, saranno snellite le procedure urbanistiche e l’assegnazione dovrebbe avvenire prima della fine del 2013.

I quartieri di Milano interessati al progetto di edilizia agevolata sono Affori e Cimiano collegati al centro cittadino da metropolitane e treni delle Ferrovie Nord, con scuole, associazioni sportive, parchi che non vedranno sminuito il loro valore, ma saranno valorizzati nella loro qualità anche dal punto di vista paesaggistico.

Nello specifico le aree individuate sono quelle di via Litta Modignani, ad Affori, la cui superficie edificabile è di 155.875 mq e via Don Calabria, a Cimiano, ampia 72.456 mq. Nel Milanese, invece, i comuni individuati sono quelli di Pioltello e Melegnano interessati dalla costruzione di 24 appartamenti per ciascuna area. A questi va aggiunto il Comune di Rozzano, dove sarà eseguito l’intervento più significativo con la costruzione di circa 600 abitazioni.

Il Piano Casa varato dall’amministrazione è il più grande finora realizzato a livello nazionale. L’intervento è rivolto a categorie socialmente deboli, in particolare ai giovani, penalizzati dalle difficoltà legate al lavoro e all’acceso al credito, e alle forze dell’ordine. Infatti, gran parte di agenti e carabinieri operanti nel territorio si trovano a pagare canoni di affitto superiori rispetto a quelli della città d’origine.

Il Piano Casa avrà un ruolo importante per il rilancio del mercato immobiliare. L’iniziativa, infatti, darà ossigeno a un settore già duramente colpito dall’introduzione dell’Imu, una tassa che, come noto, viene applicata sul valore totale della casa, senza tener conto degli effetti del mutuo sul valore dell’immobile. E inoltre sarà un fattore trainante per l’edilizia, a sua volta sinergia a 360° per la fase di ripresa. È provato che l’edilizia coinvolge direttamente altri 40 settori e quindi, se riparte il comparto edil-immobiliare, riparte l’intera economia.

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