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L’Imu secondo Fiaip: stop all’imposta e nessun pasticcio

L’Imu secondo Fiaip: stop all’imposta e nessun pasticcio

“L’esecutivo inizi a lavorare su un pacchetto complessivo di provvedimenti economici e fiscali per famiglie ed imprese”: così Paolo Righi, Presidente Nazionale Fiaip.

Non è sufficiente un solo provvedimento per far ripartire l’economia e il Paese, ma serve un disegno complessivo di riordino del sistema fiscale ed economico individuando gli interventi prioritari per uscire dalla crisi. Oggi sono le fasce di reddito più basse a pagare più Imu. Tra questi tanti disoccupati, milioni di pensionati e lavoratori autonomi che sono in affanno nel nostro Paese e si trovano obbligati a dover pagare l’Imu sulla prima casa. Cresce inoltre il numero di aziende e piccole imprese a rischio chiusura a causa dell’oppressione fiscale che sta minando l’economia del Paese

Fiaip si augura che il Consiglio del Ministri discuta e approvi la sospensione della rata dell’Imu di giugno e si occupi delle risorse necessarie anche per far fronte alle urgenze del Paese, ma è assolutamente necessario determinare un’agenda di provvedimenti che nel suo complesso alleggeriscano la pressione fiscale sulle famiglie e le imprese, come prospettato dal Presidente del Consiglio Letta nel suo discorso di insediamento a capo del Governo.

Per uscire dalla crisi il Paese ha la necessità di intervenire urgentemente con un pacchetto di provvedimenti che non soddisfi gli interessi di un solo comparto economico. Ci auguriamo che già lunedì il Parlamento possa discutere ed esaminare un agenda complessiva di provvedimenti anticrisi per il rilancio dell’economia e per la crescita, considerando il quadro di finanza pubblica nel rispetto degli impegni europei per i saldi di bilancio 2013-2014.

La pressione fiscale in capo alle famiglie e alle imprese va dunque ridotta, compatibilmente con i vincoli di bilancio, interrompendo la spirale che penalizza famiglie e Pmi che dovrebbero beneficiare della sospensione del versamento della rata Imu.

Chi gioca contro altre categorie non fa il bene del Paese. Fiaip precisa che non basta un solo provvedimento per far uscire il Paese dalla crisi e rilanciare l’economia, così come hanno sostenuto alcune associazioni di categoria che hanno dichiarato prioritario l’intervento esclusivamente sulla tassazione sul lavoro.

Paolo Righi così dichiara: “Non siamo d’accordo con chi vuole la guerra tra casa e lavoroe con quelle associazioni che sostengono un’unica priorità per far ripartire l’economia. Questa è una visione oltremodo miope e corporativistica, che fa leva solo su interessi di parte, invece di rappresentare un disegno complessivo ad ampio raggio per far uscire il Paese dalla crisi ed incontrare gli interessi di tutti gli italiani”.

Per queste ragioni Fiaip ritiene come, oltre ad un pacchetto di detrazioni che serva al rilancio del mercato immobiliare, sia necessario abbattere il cuneo fiscale sul lavoro, vada evitato il previsto aumento dell’Iva, rinviato il debutto della Tares, e realizzato il taglio dell’Irap per le piccole e medie imprese che assumono.

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