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Imu: sospesa la rata di giugno per 18 milioni di italiani

Imu: sospesa la rata di giugno per 18 milioni di italiani

Annunciato dal Presidente Enrico Letta il decreto che sospende la rata di giugno della tassa sulla prima casa.

Il decreto di sospensione Imu sulla prima casa nella rata di giugno riguarderà i 3/4 dei proprietari di immobili che si trovano nei Comuni di Roma, Torino, Genova e Napoli. Il computo del gettito Imu 2012 ha dimostrato che il 10% dei contribuenti più abbienti ha pagato oltre un quarto del gettito Imu complessivo, mentre il 10% dei redditi bassi ha contribuito per il 5%. Invece, una prima casa su quattro è risultata esente dall’imposta per effetto delle agevolazioni fiscali. Il gettito Imu prima casa 2012, in complesso, è stato di 4 miliardi di euro con una prima rata di 2 miliardi.

Il decreto in arrivo conterrà, secondo quanto anticipato dal Presidente Enrico Letta, anche il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga per il 2013, per un totale di almeno tre miliardi di euro.

Secondo il rapporto Eurispes Italia 2013, tre italiani su quattro, quindi il 75,4%, ritengono l’Imu una tassa iniqua. Peraltro, la fiscalità sulla casa, in particolare della prima abitazione, tocca le tasche di un alto numero di contribuenti. Secondo il Rapporto sugli Immobili 2013 dell’Agenzia del Territorio invece il valore del patrimonio immobiliare in possesso degli Italiani supera i 6mila miliardi di euro (4,3 volte il PIL nazionale), con la casa che copre il 90% del totale (5,5 miliardi).

NOTA
Come annunciato dal premier Enrico Letta, al decreto stanno lavorando i tecnici dell’Economia, poi si penserà ad una soluzione strutturale per superare l’Imu. All’Imu sono interessati tutti i partiti politici: per il Pd è “progetto essenziale nei programmi di tutti i partiti politici che sostengono il governo”; per il Movimento 5 Stelle il capogruppo al Senato Vito Crimi si è dichiarato favorevole al decreto sulla sospensione e a un’abolizione deddell’Imu per i bassi redditi; per il Pdl, Silvio Berlusconi insiste sull’abolizione della tassa, che “produce negatività nelle famiglie che hanno incertezza sul loro futuro e consumano meno”.

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