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Riqualificare gli edifici esistenti verso l’energia quasi zero

Riqualificare gli edifici esistenti verso l’energia quasi zero

Le soluzioni tecnologiche e quelle progettuali per recuperare e riqualificare energeticamente il patrimonio edilizio esistente: le normative illustrate in 66 città italiane da Azero Tour 2013.

Promosso e organizzato da EdicomEdizioni, azero tour sarà l’occasione per analizzare e approfondire le potenzialità del quadro normativo introdotto dall’Unione Europea dalle direttive 2010/31/UE e 2012/27/UE con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica degli edifici. In un contesto come quello italiano, in cui la gran parte degli edifici è stata realizzata prima dell’entrata in vigore di qualsiasi provvedimento sull’efficienza energetica (si calcola infatti che oltre il 55% delle famiglie italiane abiti in una casa che ha più di 40 anni), la riqualificazione edilizia ed energetica trova oggi nuovi strumenti normativi a livello comunitario, nazionale e regionale e importanti forme di incentivo.

La progettazione degli interventi deve essere effettuata in modo integrato considerando il fabbricato come un organismo unitario attraverso lo studio attento degli elementi architettonici, strutturali e impiantistici. Le scelte progettuali devono, inoltre, tenere conto dell’innovazione tecnologica, individuando le tecniche costruttive, i materiali più innovativi e le tecnologie impiantistiche più evolute per garantire efficienza e sicurezza dell’edificio, adeguati livelli di comfort abitativo e il rispetto dell’ambiente sia in termini di emissioni che di consumo di risorse.

Questi i temi che saranno approfonditi durante il convegno a cui è possibile partecipare gratuitamente con l’attribuzione di crediti formativi secondo i regolamenti dei Collegi professionali. A tutti i partecipanti sarà inoltre distribuita una guida informativa sui principi e gli accorgimenti progettuali per gli interventi di riqualificazione curata dalla redazione di azero con la supervisione di un autorevole comitato scientifico.

L’intera campagna di sensibilizzazione vanta il patrocinio del Ministero dell’ambiente, del Ministero dello Sviluppo Economico, dell’Ance, di Legambiente e degli Ordini e Collegi professionali di pertinenza oltre che la collaborazione di IntesaSanpaolo.

LE DIRETTIVE EUROPEE

Direttiva 2010/31/UE
La direttiva, entrata in vigore già nel luglio 2010, promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici introducendo, come fine ultimo, lo standard di “edificio a energia quasi zero” per le nuove costruzioni. La direttiva, inoltre, richiama gli Stati membri ad adottare politiche e misure finalizzate a incentivare la trasformazione degli edifici ristrutturati in edifici a energia quasi zero (art. 9). Per quanto riguarda il concetto di ristrutturazioni importanti, la norma consente agli Stati membri di scegliere tra due definizioni: quando il costo per l’involucro e i sistemi tecnici è superiore del 25% rispetto al valore dell’edificio, escluso il terreno, oppure quando la superficie interessata dall’intervento è maggiore del 25% della superficie dell’involucro dell’edificio. La direttiva doveva essere recepita dagli Stati europei entro il 9 luglio 2012, ma al momento non è stata ancora recepita dallo Stato italiano.

Direttiva 2012/27/UE
La nuova direttiva in vigore dal 4 dicembre 2012 vuole essere il primo tassello per una nuova pianificazione di autonomia, efficienza energetica e controllo delle emissioni di CO2 con orizzonte 2050. Il cuore del provvedimento riguarda la definizione di un piano comune di misure per la promozione del concetto di “efficientamento energetico del sistema edificio-impianto”. In particolare viene affrontato il tema del rinnovamento degli edifici pubblici: il 3% della superficie utile coperta degli edifici pubblici riscaldati e/o raffrescati dovrà essere annualmente ristrutturata rispettando gli standard energetici minimi: dal 1 gennaio 2014 questo riguarderà gli edifici con superficie > 500m2 mentre da luglio 2015 gli interventi dovranno essere effettuati su fabbricati con superficie > 250m2. Il recepimento della direttiva è fissato al 5 giugno 2014. Successivamente, la strategia definita da ogni Stato membro dovrà essere aggiornata ogni tre anni e trasmessa alla Commissione nel quadro dei piani di azione nazionali per l‘efficienza energetica.

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