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Compravendite e locazioni dal Report Immobiliare Urbano Fiaip 2012

Compravendite e locazioni dal Report Immobiliare Urbano Fiaip 2012

Forte diminuzione dei prezzi delle abitazioni e crollo delle compravendite. Nello specifico, rispetto al 2011, i prezzi hanno avuto una diminuzione del 11,98% per le abitazioni, mentre il dato complessivo relativo al numero di compravendite si è attestato al – 17,22%.

Il mercato di tipo non residenziale ha registrato una diminuzione dei prezzi ancora del 14,89% per i negozi, del 15,27% per gli uffici e del 15,04% per i capannoni, con una diminuzione percentuale relativa al numero di compravendite, che varia dal 20,36% per i capannoni, al 22,88% per i negozi, fino a circa il 21,93% per immobili ad uso ufficio.

I dati rilevati per il 2012 indicano una percentuale uguale al 2011 per il tempo medio di vendita per immobili ad uso abitativo dai 6 ai 9 mesi. Diminuisce rispetto al 2011 il periodo intercorso tra l’incarico e la vendita di 1-3 mesi (7%), 3 – 6 mesi (20%) e 6 – 9 mesi (33%). Aumenta considerevolmente il periodo oltre 9 mesi (39%). Solo l’1% dei contratti viene concluso entro 1 mese.

Il 43% delle compravendite avviene con il ricorso al sistema creditizio, ma con una leggera riduzione di richieste ed erogazioni rispetto al 2011. Dai risultati dell’indagine per l’anno 2012 si rileva che le unità residenziali maggiormente compravendute sono il 39% trilocali (soggiorno/cottura – 2 camere – servizi) e il 22% bilocali (miniappartamenti). Solo il 6% si riferisce a monolocali.

L’ubicazione è prevalentemente posta in zone semicentrali e lo stato di conservazione che prevale è di alloggi usati ma in buono stato (40%) seguito dalle abitazioni da ristrutturare (25%). Si rileva una diminuzione del 9% del ricorso degli extracomunitari al sistema creditizio, ed il conseguente aumento del pagamento con mezzi propri.

Dal report 2012 Fiaip si evidenzia una forte diminuzione generale dei prezzi per le abitazioni in tutte le città, fatta eccezione per Taranto (-2%) che fotografa una realtà in controtendenza. La palma d’oro per la diminuzione dei prezzi degli immobili residenziali va a Perugia con la punta massima rilevata nella capoluogo umbro del -17,13%. I restanti cali spaziano tra il -5,75% di Avellino ed il -14,36% di Palermo, passando tra -8% di Firenze , – 8,43 di Venezia, -11,11% di Salerno, – 12% di Genova, – 12,83 di Udine, -12,86 di Siena, – 13% di Napoli, – 13,74 di Bologna, – 13,75 Torino, – 14% Cagliari, -14,23% di Milano e -15% di Roma .

Per quanto riguarda le locazioni, è evidenziata una netta flessione dei prezzi -5,60% nel residenziale, -12,5% nel commerciale. Rispetto al 2011, i prezzi hanno subito una flessione (-5,60%) per il comparto abitativo, mentre per il commerciale la diminuzione è di circa 12-12,5% circa.

Aumentano del 3,21% i contratti di locazione ad uso abitazione, mentre per quelli ad uso diverso si riscontra una flessione di circa l’8,95% per i negozi, che diventa più sensibile per le unità immobiliari ad uso uffici e raggiunge il 14,35% per i capannoni. I tempi medi per affittare un immobile ad uso abitativo diminuiscono per il periodo inferiore al mese e diminuiscono per quello da 1 a 3 mesi e da 3 – 6 mesi. I tempi medi sono in leggera crescita per il periodo da 6 a 9 mesi.

Il mercato delle locazioni indica, per il comparto residenziale, una sostanziale stabilità, ed una offerta in aumento. Il 45% degli agenti ha rilevato un incremento del numero dei contratti. La maggioranza dei contratti di compravendita e di locazione, conclusi con clienti stranieri, riguardano cittadini dell’Unione Europea con un aumento rispetto al 2011.

Si rileva una diminuzione sia per compravendite che per le locazioni da parte degli extracomunitari. Per quanto riguarda le locazioni delle abitazioni, sono stabili i bilocali (miniappartamenti) 38%, in aumento i trilocali 36% con ubicazione in zone semicentrali 32% o centrali 32%. Stabili i dati per la periferia e l’estrema periferia. Per lo stato di conservazione degli alloggi affittati è richiesto il buono stato nella misura del 54% e l’alloggio ristrutturato nel 24%.

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